Il progetto
mercoledì 8 Novembre, 2023
di Redazione
Manca meno di un mese alla Conferenza ONU sui cambiamenti climatici (COP28) che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. La COP28 non si avvicina sotto i migliori auspici. Prevale, infatti, lo scetticismo di fronte alla lentezza dell’azione politica mondiale, la cui attenzione oltretutto è assorbita dall’emergenza drammatica dettata dai fronti di guerra che si sono aperti. Nel frattempo la crisi climatica non lascia tregua, segnata dal continuo aumento della temperatura media globale e da eventi estremi sempre più intensi. Una situazione di gravità tale da imporre un’attenzione crescente e che ha spinto lo stesso Papa Francesco ad annunciare la propria presenza. In questo sforzo a livello globale, anche il Trentino cerca di fare la sua parte promuovendo una serie di attività di sensibilizzazione rivolte alle scuole, all’università e al pubblico trentino in generale nell’ambito del progetto «Racconta il clima alla COP28».
Un’iniziativa che vede le nuove generazioni protagoniste, promossa e finanziata dall’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente e dall’Associazione Viração&Jangada, con il sostegno del Gruppo Cassa Centrale-Credito Cooperativo Italiano e del Centro Europeo Jean Monnet dell’Università di Trento, e realizzata anche in collaborazione con il MUSE, l’associazione Italian Climate Network e l’Associazione Italiana di Educazione ai Media e alla Comunicazione (MED). Un percorso che dà continuità ad una lunga esperienza in Trentino di partecipazione giovanile alle Conferenze ONU sul Clima.
Podcast, video, articoli: i giovani raccontano la COP28
Ecco cosa prevede il progetto: la delegazione trentina composta da una decina di persone – i giovani selezionati, Marzio Fait, Federica Baldo, Viola Ducati, Ilaria Bionda, Sofia Farina, Francesca Roseo, accompagnati da Paulo Lima (Associazione Viração&Jangada), Roberto Barbiero e Lavinia Laiti (APPA), Eleonora Cogo (ECCO think tank) – avrà il compito di raccontare l’evento internazionale della COP28 dal punto di vista dai giovani, mediante l’utilizzo di tecniche di giornalismo partecipativo e la produzione di articoli, foto, podcast e video che saranno diffusi attraverso i social media. I ragazzi seguiranno la prima settimana della COP28 da Trento, partecipando agli eventi in programma da remoto, mentre nella seconda settimana saranno in presenza nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove lavoreranno in squadra con una trentina di giovani di altri Paesi. Il gruppo utilizzerà come piattaforma di diffusione il sito www.stampagiovanile.it e gli account Facebook e Instagram dell’Agenzia di Stampa Giovanile fondata dall’Associazione Viração&Jangada (Facebook: www.facebook.com/agenziadistampa; Instagram @stampagiovanile), oltre ad altri mezzi di comunicazione più tradizionali, come giornali, radio, riviste locali e nazionali.
Le attività rivolte al pubblico
Il 10 novembre alle ore 11 si terrà un evento di formazione online “La mia scuola alla Conferenza ONU sul Clima – COP28”, rivolto a più di 3.000 studenti appartenenti a 50 scuole di 42 città italiane che si sono già iscritte. Questo evento preparerà gli stessi studenti al dialogo in diretta da Dubai con i protagonisti trentini alla COP28 nella Conference Live che si terrà l’11 dicembre alle ore 11.
Il 20 novembre dalle 17 alle 19 presso il MUSE è in programma l’evento divulgativo per il pubblico “La crisi climatica e le sfide urgenti”. Interverranno Lavinia Laiti – climatologa dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA); Elisa Calliari – ricercatrice dell’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) e del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Jacopo Bencini – Policy advisor di Italian Climate Network. L’evento sarà anche arricchito da brevi interventi della delegazione di giovani trentini osservatori alla COP28. Al termine della conferenza verrà inaugurato il nuovo spazio Agorà del MUSE.
Quali aspettative per la COP28
La COP di Dubai si concentrerà sul primo bilancio globale dei progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo sul Clima di Parigi (Global Stocktake). La situazione che avanza a rilento renderà necessario cercare di aumentare l’impegno sia in materia di mitigazione, cioè di riduzione delle emissioni di gas serra, che di adattamento, ossia le azioni per ridurre e gestire gli impatti dei cambiamenti climatici.
A Dubai una particolare attenzione sarà rivolta alla questione dei finanziamenti, per ora promessi ma non ancora realmente impegnati, specie per le politiche di adattamento e per le cosiddette “perdite e danni”, cioè quei fondi destinati perlopiù ai Paesi più poveri costretti a subire impatti da eventi estremi sempre più gravi e che non possono essere evitati.
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L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra
il festival
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