Mercatini

lunedì 30 Dicembre, 2024

I mercatini di Natale raccontati dagli esercenti: «Turismo in aumento, manifestazione sempre più internazionale»

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Pedrini (Profumo di casa): «Piazza Mostra? Una location fantastica da valorizzare»

Mentre le festività natalizie si avviano alla conclusione, i mercatini di Natale di Trento continuano ad animare la città sotto una pioggia di luci calde e l’aroma avvolgente di spezie e prodotti tipici. Tra profumi di vin brulé, strauben, gulash e artigianato locale, le bancarelle restano un simbolo dell’atmosfera magica che ogni anno trasforma il capoluogo trentino in una meta imperdibile, attirando grandi e piccini da tutta Italia e dall’estero. Conclusi i giorni più intensi delle festività natalizie, il centro storico rimane animato da residenti e turisti che si aggirano tra i mercatini di piazza Fiera e piazza Mostra.
Con la chiusura fissata per il 6 gennaio, il momento attuale rappresenta una fase di transizione, in cui l’entusiasmo dei giorni festivi lascia spazio alle riflessioni. A metà tra il fermento delle giornate pre-natalizie e la calma che segue i giorni di festa, è stato il momento ideale per un primo bilancio: le testimonianze degli espositori non sono solo il resoconto di una stagione che si avvia alla conclusione, ma anche uno spunto per guardare al futuro.
Dal mercatino di piazza Fiera, Andrea Oberosler di Barbel Art, fa sapere: «È da dieci anni che sono ai mercatini, gli affari stanno andando bene, c’è stata una buona affluenza senza mai esserci la ressa: quest’anno noto una presenza più continua di clientela rispetto agli anni passati. A parità di giorni, rispetto alle scorse edizioni, vedo un miglioramento, soprattutto nell’organizzazione. Il pubblico apprezza il mio prodotto: ogni articolo è unico. Molto ricercato è il presepe e gli elementi decorativi».
Tullia Stocchetti de La coccinella dichiara: «Sono una piccola artigiana, lavoro da 41 anni, da diversi partecipo al mercatino. La soddisfazione c’è e anche la gente: noto tanti italiani, forse meno turisti stranieri degli anni scorsi, ma l’affluenza è buona e in linea con le scorse edizioni, si lavora e abbiamo un buon riscontro. I turisti rimangono positivamente colpiti da Trento e dai suoi mercatini. Tutto sta andando bene, non ci sono criticità. Una cosa diversa è l’andamento, una volta c’era tantissima gente sempre, ora ci sono ondate di persone e può essere positivo: quando non c’è troppa folla, la gente guarda e apprezza di più le singole bancarelle. Il weekend dell’Immacolata è stato molto penalizzato, sia per l’allerta meteo, sia per l’anticipazione del mercato di Santa Lucia: il troppo porta confusione, è giusto che ci siano varie attrazioni, ma tutto insieme porta dispersione e non giova a nessuno. Noto comunque un miglioramento organizzativo, soprattutto per la disposizione delle casette».
Per Magie di un tempo, Sara Sartori riferisce: «L’allerta meteo ha penalizzato il weekend dell’Immacolata in cui c’è stata poca affluenza. Quest’anno la gente c’è sempre stata: noto molti forestieri, pochi tedeschi, ma tanti francesi e inglesi; c’è stato davvero tanto turismo estero. I trentini, come sempre, hanno iniziato solo verso il 10 dicembre a venire ai mercatini. Per quanto riguarda il turismo nazionale, abbiamo avuto tanti meridionali, affezionati ai mercatini; quest’anno pochi lombardi che, solitamente, vengono durante il ponte di Sant’Ambrogio. Rispetto agli anni scorsi, mi sembra che il pubblico abbia più voglia di spendere. Il mercatino sta acquistando maggiore attrattività nazionale e internazionale, migliorando sempre più, anche grazie all’Apt e all’eccezionale personale».
Dello stesso avviso Stefania Vaino del Chiosco alle piramidi, che dichiara: «Siamo molto contenti di come stanno andando le cose, bell’affluenza, tutto funziona molto bene, vedo le persone soddisfatte e il tempo è perfetto. La situazione è tornata stabile al pre-pandemia con tanti turisti in modo costante. In quest’edizione riscontro un miglioramento, c’è molta attenzione all’ambiente, alla sistemazione della piazza, all’organizzazione dei servizi igienici e alla sicurezza: ogni anno si migliora un po’. Ottima la chiusura alle 21 per la sezione gastronomica la ritengo, così da lasciare spazio anche ai ristoranti della città».
Dario Simonazzi dei Frati embriaghi precisa come «l’affluenza è sempre stabile, anche se dipende molto dal tempo. Negli oltre vent’anni di partecipazione, ho visto varie migliorie su luci e servizi, il mercatino è sempre bello e le cose vanno bene così. Da noi la sera vengono i locali, a pranzo soprattutto turisti che apprezzano il nostro cervo e la nostra polenta».
Anche Tommaso Pacher del Rifugio Cauriol, si dice soddisfatto: «In questi giorni ci sono molti turisti, prima della chiusura delle scuole invece c’erano molti giovani e trentini, soprattutto la sera. Vediamo un leggero calo rispetto all’anno scorso, soprattutto per il ponte dell’Immacolata, ma questo è risaputo. Il pubblico è molto soddisfatto dei mercatini e dei prodotti che offriamo, soprattutto dei canederli col gulasch. La chiusura alle 21 per la parte gastronomica la trovo stringente, soprattutto nel week end, per me andrebbe ampliata».
In Piazza Mostra, Nicola Pedrini (Profumo di Casa) racconta: «Abbiamo lavorato bene anche quest’anno, siamo soddisfatti, noto tanti trentini durante la settimana, ma in assoluto la fanno da padrone i turisti. Non rilevo problemi nel mercatino di piazza Mostra, è senza dubbio un po’ diverso rispetto a Piazza Fiera, ma è giusto che ci sia una rotazione negli stand tra le due piazze. Qui c’è meno affluenza, ma niente di significativo: indipendentemente dalla posizione siamo contenti. Il mercatino in piazza Mostra andrebbe fatto conoscere di più, i primi anni è normale che si faccia più fatica, come successo in piazza Italia, ma pian piano si va migliorando, già si nota. Mi auguro che nel corso degli anni questa piazza venga maggiormente conosciuta: è una location fantastica che può crescere. Quanto all’organizzazione quest’anno vedo un miglioramento tra vigilanti, pulizie e servizi, con un salto qualitativo anche dal punto di vista espositivo ed estetico».
Greta Betti di Pokè Monade afferma: «Rispetto all’anno scorso, in cui eravamo in piazza Fiera, il lavoro è completamente diverso: c’era molta più affluenza nell’altra piazza, ma non sono delusa: anche qui c’è gente e si lavora bene, puntando soprattutto sul cibo e sul turismo. Si lavora soprattutto all’ora di pranzo, con gli uffici, e a cena con i turisti e i locali che vengono in piazza Mostra per staccarsi dal flusso di persone che c’è in piazza Fiera. Il pubblico è contento dei mercatini, dell’atmosfera natalizia e anche dei nostri prodotti, tra questi molto gettonati sono la Gulaschsuppe, la Pokè monade e i panini. Bisognerebbe forse introdurre dei funghi per avere dei punti di calore e consentire alle persone di soffermarsi più a lungo. Inoltre, bisognerebbe trovare un modo per collegare meglio piazza Mostra: i turisti non sanno come andare da qui in piazza Fiera e viceversa; anche se, già quest’anno, piazza Mostra si conosce di più, sicuramente per la magica prospettiva scenografica data dal Castello del Buonconsiglio».