il femminicidio

lunedì 27 Novembre, 2023

I primi giorni in carcere di Filippo Turetta: «Potrò studiare?». Vuole leggere e prende ansiolitici per dormire la notte

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Oggi pomeriggio incontrerà il suo legale e forse, per la prima volta, parlerà di Giulia

Una notte trascorsa in carcere da sorvegliato speciale per Filippo Turetta, accusato di aver ucciso a coltellate la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin e di averla gettata sulle sponde del lago di Barcis, prima di fuggire prima in Austria e poi in Germania dove è stato arrestato. Questa mattina, Filippo Turetta, che condivide la cella con un altro detenuto, ha incontrato fra Alberto, il cappellano del penitenziario di Verona, con cui si è trattenuto per mezz’ora. Turetta è stato anche visitato dallo psichiatra del carcere, dove è recluso in un reparto di «alta sorveglianza» dove in genere sono detenuti i cosiddetti «sexual offender».

Turetta ha chiesto dei libri per leggere e occupare il tempo che non passa ed ha anche interrogato gli agenti sulla possibilità di studiare, frequentare corsi. Di notte, pare che gli ansiolitici lo aiutino a dormire.

Oggi pomeriggio Turetta incontrerà per la seconda volta il suo legale, Giovanni Caruso. Un incontro importante per stabilire la strategia difensiva in vista nell’interrogatorio di garanzia previsto per domani. «Ribadisco che, in mattinata, estrarrò copia del fascicolo processuale del procedimento a carico di Filippo Turetta», ha spiegato Caruso e «solo dopo potrò confrontarmi con il cliente per le scelte conseguenti in vista dell’interrogatorio di domani».

Domani mattina, infatti, davanti al gip, il presunto omicida potrà decidere di non rispondere, rispondere alle domande o rilasciare solamente dichiarazioni spontanee. Oggi probabilmente per la prima volta Filippo Turetta parlerà di Giulia in carcere, dopo il colloquio ‘conoscitivo’ di sabato con Caruso e deciderà se spiegargli cosa è accaduto la sera dell’11 novembre.