La Storia
domenica 7 Gennaio, 2024
di Walter Facchinelli
I The New Lords sono stati i protagonisti indiscussi dei ruggenti e ribelli anni ’70 nelle valli di Chiese, Ledro e Idro. Parlarne è sinonimo di musiche da balera coi loro magici momenti di gesti furtivi e baci rubati, ma anche della celebre «Messa dei giovani».
Con Elvio Cis, cofondatore del gruppo ripercorriamo quest’avventura, nata nel 1970 con belle speranze, amicizia e passione, terminata nel 2020 causa del Covid e ritornata nel recente Cd Story.
Elvio Cis, perché i The New Lords?
«Negli anni ‘70, anche in val del Chiese emersero interessanti fenomeni di aggregazione giovanile, che imitavano i planetari sommovimenti politici, sociali e soprattutto musicali del tempo. Qui trova spazio il nostro complesso musicale, nato dalla fervida mente del cimighese Salvatore Zulberti, Johnny per gli amici. Quasi buttandola lì propose a me e Mauro Bella di far nascere un vero e proprio gruppo musicale con l’obbiettivo sfidante di contrapporsi, a suon di concerti, al famoso complesso storese i Boomerang. Non avevano né strumenti né soldi e Johnny a proprie spese, ci fornì di pianola e due chitarre elettriche con amplificatori. Si unirono al Gruppo Pino Ponessa e Severino Papaleoni. L’attrezzatura fu recuperata rocambolescamente. La batteria fu finanziata da Franco Ponessa (fratello di Pino) quel genio della manualità di Mauro Bella trasformò la vecchia chitarra classica in chitarra basso e, sempre lui riadattò l’impianto voci dismesso della chiesa di Pieve di Bono con la promessa a don Marco Asson di un concerto gratis in chiesa: fu la Messa beat dei giovani, con musiche di Marcello Giombini (1928-2003) un evento storico».
Elvio, quali furono i primi passi?
«La nascita ufficiale è dell’agosto 1970 al bar Alpino, una balera molto frequentata dai giovani del Chiese. C’erano Salvatore Zulberti (pianola), Elvio Cis e Severino Papaleoni (voci e chitarra), Mauro Bella (chitarra basso) e Pino Ponessa (percussioni). Le prove si facevano nell’ex scuola elementare di Cologna lì, nella primavera 1971, la prima uscita. Dovevano esserci solo amici e parenti, in realtà ci fu un pienone imprevedibile e inverosimile, fu un successo strepitoso. Poi due anni di popolarità e fitti concerti in feste paesane, discoteche e sale da ballo. Ricordo il Nido Verde, al Lembondel di Ledro, il Miralago di Baitoni, il Castel Club di Idro, il Miralago di Roncone».
Cosa suonavate?
«Ci siamo sempre distinti per la musica Pop anni ’70. Musiche per intrattenere e divertire, da canticchiare e ballare con leggerezza. Ci ispiravamo The Shadows, Creedence Clearwater Revival, Bee Gees e naturalmente a Equipe 84, Orme, The Rochers, Nomadi, Pooh e Dik, Dik. Le serate comprendevano “lenti”, shakes, twist e rock and roll, oltre a valzer e tanghi non graditi ai giovani. I maschietti ci chiedevano: mattone, mattone! I balli da mattonella per conversare con la partner. Le ragazze chiedevano balli di gruppo e musica rock, insomma un po’ di visibilità. Per mandare a casa gli irriducibili suonavamo l’hawaiana Kon Tiki. Indimenticabile la serata all’hotel Ginevra a Roncone, nel pieno della esibizione ci fu un corto circuito all’impianto luci, con fumata e fuggi fuggi generale che misero fine al concerto, ai nostri sogni di gloria e al compenso. Nel 1973 si chiude la prima fase. Mauro il chitarrista fu chiamato militare, fu sostituito da Valentino Mosca ma in pochi mesi Pino Ponessa partì militare e io abbandonai per motivi di lavoro».
E la rinascita?
«Nel 2016 ci fu un ritorno di fiamma. Con qualche decennio in più sulla groppa e ispirati dalla nuova sfida, ritrovammo la voglia di far musica. Al ceppo storico formato da me, Pino e Valentino, si aggiungono Giancarlo Santorum (tastiere), Luigi Baldracchi (seconda chitarra), Stefano Manzoni (pianola), Daniela Bomè e Rudy Beltramolli (voci). Il rinato The New Lords si esibisce in molte occasioni, dalle feste popolari della conca pievana al ristorante St. Sebastian, alla Casa di Riposo di Strada. Rifacemmo la Messa-concerto beat dei giovani col Coro Voci della Pieve, che si trova nel primo Cd Messa Rock. La rinascita fu bloccata dal Covid 19 con tutto il suo carico di sofferenza. Dopo il concerto del 21 gennaio 2020, a cinquant’anni esatti dalla nostra nascita ci fu la dolorosa e repentina scomparsa di Giancarlo Santorum. Il nostro sogno si è improvvisamente disintegrato, togliendoci la forza fisica e mentale di continuare».
Cos’è il Cd The New Lords – Our Story 1970 – 2020?
«È il nostro Cd Story, contiene brani strumentali, pezzi degli anni ‘70 con diverse voci e quelli più moderni e impegnativi con la voce di Daniela Bomé e la corale Voci della Pieve. Il Cd dà la misura del cambiamento armonico tra 1970 e 2000».
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