L'INTERVISTA

domenica 12 Novembre, 2023

Iannetti, l’edicolante che scrive libri esordisce con: «Otto regni: La furia del vento, il sussurro dell’acqua»

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Trentenne, scrive durante il lavoro: «Questo è l’inizio di una saga. Nei miei libri i temi attuali come cambiamenti climatici, genere e diversità»

Ad agosto ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy, «Otto regni: La furia del vento, il sussurro dell’acqua» (Edizioni del Faro). Daniele Iannetti, 30 anni, è titolare da quasi 7 anni della Tabaccheria in Lungadige Marco Apuleio e tra un cliente e l’altro è riuscito a scrivere 345 pagine di pura fantasia che, però, toccano tematiche molto attuali e contemporanee come la diversità di genere e la crisi climatica. Appassionato di manga, anime e videogame, si sta già preparando alla stesura del secondo volume della saga.
Iannetti, perché ha scelto lo stile fantasy? Ha sempre letto questo genere?
«Perché mi aiuta a svagare la mente dalle problematiche del mondo esterno. Ho quasi sempre letto questo genere: immergermi in quei mondi fantastici, immedesimarmi nei protagonisti è qualcosa che amo e le letture fantasy, per me, riescono meglio a farmi evadere dalla routine e dai fatti reali che possiamo trovare in un thriller o un giallo».
Quando ha deciso di iniziare a scrivere il suo romanzo e come ha avuto l’idea?
«Ho sempre avuto il desiderio di pubblicare un libro perché la scrittura è una passione che coltivo da quando ho 14 anni. Spesso mi perdevo a scrivere piccoli testi per me stesso, mi faceva star bene creare il mio posto felice dove identificarmi, perché mi esprimevo meglio scrivendo che parlando. Quest’anno mi sono sentito pronto per condividere il mio mondo immaginario con i lettori».
Qual è la trama? Se può rivelarcela…
«Otto regni è una storia di vendetta, di odio, di amore e di riscoperta di sé stessi. È l’inizio di un viaggio per cambiare il proprio destino, per salvare i reami dall’orlo dell’oblio in seguito alla rottura dell’equilibrio fra luce e tenebre e al risveglio di un’antica minaccia che vuole rovesciare la stabilità primordiale che per secoli ha garantito una pace precaria agli otto Regni. Privati dei poteri e dei propri ricordi Piro e i suoi amici, in seguito ad un incontro misterioso, partiranno alla scoperta dei reami districandosi fra intrighi ed inganni per salvare creature innocenti dall’oblio».
È un doppio titolo il suo, come lo ha scelto?
«Il titolo è venuto da sé mentre scrivevo. “Otto regni” mi sembrava impattante e immediato. Vorrei che un lettore, leggendolo, lo associasse subito la mia saga. “La furia del vento il sussurro dell’acqua”, che è il titolo del primo volume, mi sembrava indicato per descrivere al meglio gli elementi dei primi regni che i ragazzi protagonisti attraversano».
Quale è stata la parte più critica nel processo di stesura?
«Sicuramente è stato scrivere durante l’orario lavorativo. Poi passavo le serate a rileggere tutto per capire se quello che scrivevo durante il giorno avesse senso».
Perché dovremmo leggere il suo libro?
«Penso che non sia il solito fantasy dove c’è solamente un nemico da sconfiggere e una storia d’amore. Il mio libro affronta tematiche attuali riviste in un contesto fantasy come la diversità di genere e di specie, condizioni climatiche estreme fuori controllo se le creature del regno non rispettano la natura e tematiche legate ai sentimenti. Mi sono concentrato molto su sensazioni ed emozioni sia negative che positive al fine di trasmetterle al meglio e far riflettere il lettore su come determinati sentimenti ci influenzino e su come trasformarli in forza per affrontare le difficoltà».
Dove possiamo trovare il suo libro?
«Su Amazon, alla libreria Ancora e all’Ubik oltre che Mondadori, Ibs e altri store online».
Pensa di scriverne altri?
«Questo libro è pensato per essere una saga. Descrivo l’inizio del viaggio di Piro e i suoi compagni attraverso gli otto Regni. Attualmente sto già scrivendo il secondo per proseguire i misteri lasciati in sospeso nel primo, c’è ancora tanto da raccontare e tanto da scoprire».