teatro

martedì 7 Marzo, 2023

Il 4 aprile Andrea Castelli riporta in scena «SOL» in versione remix per la quarta volta

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Dopo il grande successo di pubblico, l’attore torna per la quarta volta al Teatro Sociale con il primo monologo del teatro trentino. La data si aggiunge a quelle del 22 dicembre, 29 gennaio e 5 aprile

Soltanto poche settimane fa è stata annunciata la terza replica di SOL remix, lo storico monologo di Andrea Castelli riportato in scena a distanza di 36 anni con grandissimo successo.
Tre date, tre sold out: 22 dicembre, 29 gennaio e 5 aprile.

E proprio quella del 5 aprile avrebbe dovuto essere l’ultima replica dello spettacolo, ma considerata la strepitosa risposta del pubblico regionale, il Centro Servizi Culturali S. Chiara ha voluto premiare tutti gli affezionati fan aggiungendo al calendario una quarta data: martedì 4 aprile l’amatissimo attore trentino sarà quindi ancora una volta in scena con Sol in versione remix, per far rivivere agli spettatori le emozioni di questo storico e divertentissimo monologo del teatro trentino, che fino a quel momento non si era mai cimentato con uno spettacolo «in SOLitaria».

«Da allora, come tutti sappiamo,  tanti sogni, promesse e ideali si sono infranti e la prospettiva si è fatta più oscura, ma proprio per questo crediamo che la distanza temporale di quasi quarant’anni  sia un reagente per  individuare il contrasto tra una certa innocenza ed ingenuità di un mondo quasi spensierato che ha perso la sua semplicità (un problema di matematica assurdo, gli occhi magnetici della prof d’inglese, l’avviamento al ciclismo)  e quello affannoso di oggi, allarmista, problematico e cattivo che ogni giorno ci ferisce. – spiega lo stesso Andrea Castelli – Ma al di là di tutte queste considerazioni, la ripresa di Sol vuole essere un affettuoso omaggio a quel pubblico di affezionati fan che ormai hanno consumato audio e videocassette, che citano a memoria brani e battute, che sono cresciuti con un gergo “castelliano” perché i genitori, o addirittura in certi casi i nonni, li avevano portati a teatro».