sicurezza
domenica 4 Febbraio, 2024
di Davide Orsato
Questa volta è successo sulla linea 6, quella che arriva alla Grotta di Vilazzano, partendo a Vela e attraversando il centro e la Bolghera. Erano le 15 di ieri, sabato 3 febbraio e l’autobus di Trentino Trasporti era arrivato quasi al capolinea. All’altezza della chiesa, però, è successo qualcosa: due persone, che volevano salire a bordo, hanno bloccato per circa mezzora la strada, anche sdraiandosi davanti al mezzo.
Una grossa seccatura per autista e passeggeri, tenuti, di fatto «in ostaggio» ma anche l’ennesimo episodio registrato nel giro di poche settimane, una situazione che sta esasperando i dipendenti del trasporto pubblico locale. «Mi hanno aggredito verbalmente — racconta l’autista — minacciondimi e sputando attraverso il vetro. Pretendevano di salire fuori fermata: non era possibile trasportare persone in quello stato». La coppia, secondo racconti di testimoni, avrebbe precedentemente tentato di prendere un altro mezzo all’altezza della fermata dell’Enaip ma, a detta loro, l’autista non li avrebbe fatti salire «di proposito». Il secondo tentativo è finito in questo modo. Entrambi sarebbero stati privi di biglietto ma inistevano dicendo di avere i soldi per acquistarlo a bordo. La sceneggiata, con urla e minacce anche all’esterno della corriera, è andata avanti fino all’arrivo dei carabinieri, chiamati dall’autista dell’autobus. Solo quando la «gazzella» è stata in procinto di arrivare sul posto, la coppia, che aveva con sé anche un cagnolino se ne è andato. Dietro all’autobus, nel frattempo, si era creata una coda di automobilisti inferociti.
L’episodio, come si diceva, è tutt’altro che isolato: solo due giorni fa, una scena simile è avvenuta, di sera, sulla linea 9, che da Cognola scende in città, all’altezza di Port’Aquila. Una ragazza è stata ripresa per aver tentato di accendere una sigaretta all’interno del mezzo: anche in questo caso ne è nata una lite, con grossa perdita di tempo da parte degli altri passeggeri.
Il caso più eclatante era avvenuto a gennaio, in val di Fiemme. Lì un uomo, un turista romano, aveva tenuto in scacco per un’ora una corriera, insultando l’autista e un passeggero, abbondando con epiteti razziali. A una fermata sono stati fatti scendere tutti gli altri, saliti su un altro mezzo, il disturbatore è stato portato indietro, verso Canazei, sempre sulla stessa corriera, scortato dai carabinieri. A dicembre, altro autobus urbano bloccato, questa volta il 17 all’altezza di Lavis. Insomma, scene tutt’altro che occasionali. «Questa volta (ieri, ndr) è successo di pomeriggio, ma i turni più temuti sono la sera, spiega Diego Barabeschi, delegato sindacale Uil di Trentino Trasporti — purtroppo anche a Trento ci sono episodi di maleducazione che sfociano in aggressioni organizzate, con tanto di baby gang che vogliono spadroneggiare. Molte città stanno pensando di ridurre il servizio serale anche per questo motivo».