L'indagine

giovedì 21 Marzo, 2024

Il business delle case per anziani attivi

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Una stanza nelle residenze alberghiere va dai 2 mila ai 2.500 euro. Nelle strutture con assistenza sanitaria si raddoppia, ma sono molti gli anziani autonomi che vogliono compagnia

Nel 2050, secondo il modello di proiezione demografica elaborato dall’Istituto provinciale statistica (Ispat), in Trentino le persone con più di 65 anni potrebbero essere 164 mila. Un dato allarmante se si considera che fra meno di trent’anni la nostra Provincia avrà 30 mila persone in meno in età lavorativa. L’invecchiamento della popolazione e il calo demografico che sta colpendo tutto il Paese porta inevitabilmente a un nuovo scenario sociale ed economico. L’andamento demografico prevede un mercato potenziale in continua espansione in cui la percentuale di over 65 in Italia nel 2050 sarà del 35% (contro il 29,8 dell’Europa). A questo proposito le imprese che decidono di investire nei settori della telemedicina, del long term care e dei servizi residenziali sono sempre di più. Investire dunque nella “silver economy”, l’economia costruita sulle risorse accantonate o possedute dalla fascia di popolazione anziana. Alla luce di questo, Confindustria Trento ha aderito recentemente al Silver Economy Network, una rete di organizzazioni che si impegna per valorizzare la filiera di imprese specializzate nell’economia della longevità. Attualmente sono 86 le imprese che hanno aderito in tutta Italia, 14 le associazioni industriali. Con l’avanzare dell’età gli anziani hanno bisogno di sempre più assistenza per vivere una vita lunga e sana, aiuto che spesso ritrovano in Rsa. Non esistono però solo questo tipo di strutture, stanno infatti diventando sempre di più le soluzioni abitative di cohousing, come la nuova residenza O’Santissima a Villazzano. Una villa seicentesca, lussuosa, gestita dalla cooperativa Sad e presentata negli scorsi giorni. Un complesso residenziale composto da due parti, un’area storica e una più moderna, entrambe ristrutturate. Nella parte antica sono già ospitati, in “spaziose” stanze private, 9 anziani. Nei prossimi mesi verranno ospitate altre 24 persone. «Le persone che si rivolgono a noi sono anziani parzialmente o completamente autosufficienti, sia a livello fisico che mentale — spiega Diego Agostini, amministratore delegato Sad — Non vogliamo che la nostra struttura diventi una casa di riposo, la nostra soluzione è pensata per le persone anziane che vogliono ancora passare degli anni attivi». O’Santissima mette a disposizione dei propri ospiti “comfort e compagnia”: «La nostra non è una residenza sanitaria ma sociale», continua Agostini. Ma qual è il costo di una struttura di questo tipo?
«I nostri ospiti a seconda della stanza dove alloggiano pagano tra i 2000 e i 2500 euro al mese», spiega. Nella struttura non lavorano infermieri, i pazienti possono rivolgersi all’infermiere territoriale e al proprio medico di base. «Qui è come se fossero a casa loro, i familiari intervengono una volta a settimana per compilare il blister con la terapia farmacologica, noi controlliamo solo se la assumono con regolarità». La parte ovest della struttura invece comprende circa 18 alloggi per studenti e giovani lavoratori, disposti su due piani e con alcuni spazi in comune. Lo studentato prevede stanze singole con bagno, per un prezzo fra i 550 e i 570 euro. Anche il servizio di riabilitazione intensiva Eremo di Arco, fornisce sostegno e aiuto agli anziani. «Il nostro è un centro che fa parte del sistema sanitario nazionale — dichiara l’amministratore delegato di Eremo, Sergio Fontana — La nostra attività viene svolta per un breve periodo, tre o quattro settimane, per pazienti che necessitano di riabilitazione dopo l’ospedale o un intervento chirurgico». Questo però non è coperto dal servizio sanitario, e costa circa 280 euro al giorno, un prezzo comprensivo di cure, riabilitazione e alloggio nella struttura. «Chi si rivolge a noi è per la maggior parte un anziano che smette di essere autonomo, in quel momento la nostra struttura aiuta il paziente dal punto di vista fisiatrico, bilanciando tutti gli aspetti clinici che sono andati fuori regola — spiega Fontana — Il nostro scopo è quello di riportare gli anziani alla loro autonomia dopo questo periodo, per farli tornare alla loro vita normale». Il mondo delle residenze per anziani, come si vede, è molto variegato. Si va da veri e propri alberghi per anziani che vogliono mantenere una vita attiva, ma hanno solo bisogno di compagnia, alle vere e proprie strutture sanitarie. In mezzo ci sono tante sfaccettaTure con strutture che assicurano anche l’assistenza sporadica di personale medico e infermieristico.