Il comitato Sal: “Gli alberi della Miralago valgono 1,4 milioni”

L’Arboreto di Riva del Garda, corrispettivo esatto del Parco Arciducale di Arco, c’è, ed è il parco della Miralago. Lo sostengono, avvalorando l’idea con una perizia tecnica, i membri del Comitato Salvaguardia Area Lago (Sal), che ieri in occasione della Giornata mondiale della Terra, hanno reso pubblica l’analisi specialistica effettuata dallo studio di Arboricoltura del dottor Massimo Turci, professionista di Piacenza che si è espresso sul valore del parco. Circa un milione e 400mila euro la valutazione per 65 alberi, i più sani e forti, presenti nella Miralago.

«Riva del Garda ha lo stesso regolamento del verde che viene adottato nelle grandi città – ha spiegato il tecnico Luca Delle Foglie, che ha collaborato allo studio di Turci – che, in sintesi, calcola il valore di un albero in base al suo volume, a quanto legno, insomma, si può da esso ricavare. Ma non è un criterio valido, soprattutto qui a Riva del Garda, dove il contesto naturale è particolare e il valore di un parco come questo deve essere misurato secondo anche altri criteri». Tra questi, il tempo e la longevità delle piante, la particolarità delle specie, la loro salute.

Il Comitato aveva proposto di censire 38 alberi monumentali all’interno del parco, proposta bocciata dopo i rilievi del Comune e della Provincia, che ha ritenuto solo uno di questi adatto a rientrare nella tutela, un platano, che però, lamenta il Sal, non è neppure all’interno del parco, ma fuori, in fascia lago. «Se esiste la legge che tutela gli alberi monumentali è perché in origine questi servivano a produrre semi preziosi per il rimboschimento, per conservare il patrimonio genetico di piante particolarmente vigorose e longeve» ha spiegato anche Delle Foglie. «Al di là delle valutazioni su età e diametro, questo parco non andrebbe toccato – conclude il tecnico – perché il valore di soli 65 alberi corrisponde, secondo il professor Turci, a quasi un milione e mezzo di euro».

Marina Bonometti, del Comitato, ha quindi annunciato che la perizia sarà consegnata agli uffici comunali e provinciali. «Basta chiacchiere e opinioni, adesso a una perizia si dovrà rispondere con un’altra perizia» hanno detto dal Sal, che ha solo iniziato la sua lotta contro il piano dell’amministrazione per la fascia lago.