sport

mercoledì 14 Agosto, 2024

Il Coni e la Provincia festeggiano Thomas Degasperi e Carlo Tacchini: oro e argento per i campioni di sci nautico e canoa

di

Dopo Tita e Battocletti, ricevuti dalla vicepresidente Gerosa anche il vincitori dell'europeo e il secondo posto alle Olimpiadi Parigine
Nuova cerimonia nelle sale del Coni. Questa mattina il canoista Carlo Tacchini, medaglia d’argento alle recenti Olimpiadi in coppia con Gabriele Casadei, e lo sciatore nautico Thomas Degasperi reduce dalla vittoria del quinto europeo consecutivo, sono stati ricevuti nella sede del Coni dalla presidente Paola Mora e dalla vicepresidente e assessore provinciale allo sport Francesca Gerosa: “Grazie ai nostri atleti che rendono grande la nostra nazione e il Trentino, momenti come questi iniziano a essere frequenti – ha spiegato la vicepresidente nel portare il saluto del presidente Maurizio Fugatti – e questo è un bel segnale per il nostro movimento sportivo. È un grande onore incontrarvi e per mezzo di voi, che siete esempio di determinazione, caparbietà e resilienza, possiamo far capire ai nostri giovani, per i quali siete un modello, che con lo sport si cresce in modo sano e con valori importanti”.

Thomas Degasperi, classe 1981, nei giorni scorsi a Bordeaux ha vinto il suo undicesimo campionato europeo di sci nautico, il quinto negli ultimi 5 anni: “Ho cominciato con lo sci nautico a 5 anni – ha rivelato – grazie alla passione trasmessami da mio padre. In seguito sono arrivati i primi successi da under 14 e da lì è stata una continua escalation. Ancora oggi, però, riesco ad emozionarmi. Alla mia età non è facile competere con ragazzi di 20 o 25 anni più giovani e ogni vittoria ha un significato sempre maggiore”.

Carlo Tacchini, piemontese di nascita, ha ottenuto uno storico secondo posto alle Olimpiadi Parigine nella classe C2 500 in coppia con Gabriele Casadei. Da tre anni risiede stabilmente in Trentino dopo aver conosciuto la fidanzata Beatrice: “Lei è una parte fondamentale del mio percorso – ha ammesso – e una buona fetta di questa medaglia è merito suo. Salire sul podio olimpico è stata un’emozione fortissima, perché io e Gabriele Casadei avevamo lavorato tanto per riuscire nel nostro intento. Dopo la qualificazione non eravamo soddisfatti perché sapevamo di poter fare di più, quindi ci siamo rimessi al lavoro per arrivare a Parigi nelle migliori condizioni possibili. La medaglia era un pronostico azzardato e sapevamo che si giocava sul filo dei centesimi, ma conoscevamo bene il nostro livello e le nostre potenzialità”.