Scelte di vita

giovedì 17 Aprile, 2025

Il Covid l’ha portato a Luserna, ora sta imparando il cimbro: la storia del fotografo Stefano Fabris

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Fotografo, oggi ha 42 anni: si è trasferito con i tre figli. Attualmente ha il patentino B1

Quando, in pieno Covid, ha letto una notizia relativa al progetto di co-living della comunità di Luserna, che proponeva alloggi in comodato gratuito alle famiglie disponibili a trasferirsi nel piccolo comune trentino, ha pensato che fosse l’occasione per concretizzare il sogno che da tempo coltivava con la moglie Silvia.

 

Così Stefano Fabris, oggi 42enne, fotografo padovano, quattro anni fa ha fatto le valigie e si è trasferito con tutta la famiglia, le figlie Cecilia e Alma – che oggi hanno rispettivamente 13 e 11 anni – ed Elia, che oggi ha 9 anni. Fra le “regole di ingaggio” del progetto – nato dalla collaborazione fra Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, Comune di Luserna, Provincia autonoma di Trento, Fondazione Franco Demarchi ed Itea – anche la disponibilità a coinvolgersi attivamente nella comunità.

 

Un obiettivo pienamente raggiunto: «Non ci siamo mai pentiti di questa scelta – racconta Fabris – i nostri figli vivono a contatto con la natura, giocano molto all’aria aperta con i loro coetanei, godono di una libertà impensabile in città e in Paese ci siamo inseriti facilmente». Un’integrazione che passa anche attraverso la conoscenza della lingua, il cimbro. La variante tipica di Luserna è stata mappata dal progetto AlpiLinK – Lingue Alpine in contatto, che vede come capofila l’Università di Verona, coinvolge l’Università di Trento oltre ad tre atenei e prevede la realizzazione della prima audiomappa digitale dei dialetti e delle lingue minoritarie del Nord Italia

 

Per conoscere più a fondo il contesto in cui è immerso, Fabris – che si definisce una persona molto curiosa per natura – ha scelto di iscriversi a corsi di cimbro e, dopo aver conquistato le certificazioni A2 e B1, è ora impegnato nello studio per l’acquisizione del tanto agognato patentino B2: i percorsi sono promossi dall’Istituto Cimbro di Luserna, realtà molto attiva nella promozione della cultura che caratterizza questo territorio.

 

Per preservare la lingua cimbra, una lingua minoritaria di origine germanofona parlata solo qui, e, da poche decine di parlanti a Giazza in Lessinia e a Roana nell’Altopiano, uno dei tratti orgogliosamente distintivi della cultura e dell’identità di questo paesino, nella scuola d’infanzia di Luserna, mantenuta aperta anche grazie all’arrivo delle famiglie del progetto co-living, è presente un’insegnante parlante cimbro, che si affianca all’educatrice che parla italiano.