festival dell'economia
lunedì 3 Aprile, 2023
di Redazione
Il Festival dell’Economia di Trento è di casa a Milano. È qui, negli spazi del Museo delle culture, che è stata svelata l’edizione numero 18 della grande kermesse dello Scoiattolo, in programma dal 25 al 28 maggio 2023 con il titolo «Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo».
Numerosi gli ospiti che hanno presentato assieme il calendario che porterà in Trentino 6 Premi Nobel, 90 relatori del mondo accademico, 40 economisti, 35 relatori internazionali, 40 tra manager e imprenditori, ben 19 Ministri. Una quattro giorni estremamente ricca, con 260 eventi, che permetterà di dare uno sguardo sui grandi temi dell’attualità nazionale e internazionale, senza dimenticare lo spazio dedicato alle istituzioni ed eccellenze del territorio. Grazie ad un lavoro in partnership svolto dal Gruppo 24 ORE e di Trentino Marketing, nel ruolo di organizzatori per conto della Provincia autonoma di Trento e con il contributo del Comune di Trento e dell’Università di Trento.
Torna dunque il Festival dell’Economia di Trento con la sua mascotte, lo Scoiattolo, «che da 18 anni ci tiene compagnia attraversando la storia del mondo, dell’Europa, del nostro Paese e i grandi eventi e dal quale si rinnova l’auspicio di una fine della guerra», come ha detto in apertura, in veste di moderatore, Giampaolo Pedrotti, capoufficio stampa della Provincia autonoma di Trento. Una scommessa nata da un territorio autonomo, che continua a interrogarsi sul presente e sul futuro, come ha precisato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti: «In questo 2023 avremo un giorno in più, ricco di eventi, un grande parterre di ospiti, dai premi Nobel, valore aggiunto importante del Festival, ad una nutrita compagine di ministri. Quale migliore occasione dunque per parlare – tra tutti gli argomenti importanti e di estrema attualità internazionale – anche dei temi all’ordine del giorno dell’agenza nazionale, autogoverno, autonomia differenziata e federalismo. Quest’anno, al Festival, economia come non mai farà rima con autonomia. Siamo certi che sarà ancora una volta una manifestazione che darà grande rilevanza ai temi economici internazionali, ma che avrà anche un forte ritorno territoriale. E che continuerà a parlare con successo ai giovani, come dimostrato dal successo del Fuorifestival nella precedente edizione».
Mirja Cartia d’Asero sottolinea l’importanza della parità di genere come impegno concreto. La presenza di donne relatrici al festival è del 37%.
Nel team c’è anche l’ateneo trentino, come ha ricordato Paola Iamiceli, prorettrice vicaria dell’Università degli studi di Trento. «L’Università di Trento contribuisce al Festival partecipando al comitato scientifico, nel quale troviamo due docenti del Dipartimento di Economia. La nostra proposta per il programma di quest’anno ha cercato di coniugare presente e futuro, per costruire un panel di relatori in grado di condividere con il pubblico le ricerche e le scoperte più attuali in campo economico e geopolitico. È la ricerca, infatti, che aiuta a comprendere quali potranno essere i futuri trend di questo scenario economico incerto e in rapido mutamento. Abbiamo anche collaborato all’organizzazione di iniziative rivolte alla comunità studentesca. Un’ultima riflessione sul tema dell’edizione 2023: l’Università contribuisce a plasmare la fisionomia del mondo che verrà. Perché nelle nostre aule c’è il futuro del futuro: studenti e studentesse che stiamo formando per rispondere alle sfide del mondo nuovo».