Calcio e Sociale

domenica 19 Novembre, 2023

Il Lizzana Special Team è stato adottato dall’Udinese di serie A

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La squadra di calcio paralimpico vestirà bianconero

Due giorni emozionanti, indimenticabili, che resteranno per sempre nel cuore dei ragazzi del Lizzana Special Team. La società del presidente Roberto Robol, unica in Trentino della divisione paralimpica sperimentale (dedicata alle persone con disabilità), è stata infatti ospite, lo scorso fine settimana, dell’Udinese, formazione di calcio che milita nel campionato di Serie A. Una visita, però, che non è stata certamente casuale: il Lizzana Special Team è stato adottato (è questo il termine corretto) proprio dall’Udinese. «Tutto è partito durante la scorsa primavera – spiega Robol -. Siamo stati contattati dalla divisione paralimpica, che ci ha chiesto se fossimo riusciti a trovare una squadra che potesse adottarci. Noi abbiamo risposto di no e così, nel giro di poco tempo, ci hanno messo in contatto con l’Udinese. Ogni squadra deve avere un club special adottato, e così loro hanno fatto con noi». E da lì, quindi, è partito tutto, fino all’emozionante giornata di domenica 12 novembre, quando l’adozione è diventata ufficiale. Una domenica che, afferma il presidente Robol, «i ragazzi non dimenticheranno mai». Se è vero che il clou del weekend è stato domenica, l’avventura del Lizzana Special Team è partita già durante il sabato, quando al centro sportivo di Lizzana i giocatori – accompagnati da mister, presidente, vicepresidente, dirigenti e psicologa, oltre che dagli educatori dei singoli giocatori – sono stati accolti proprio dal pullman dell’Udinese. E già in quel momento, alla vista del logo del club friulano sul pullman, i giocatori del Lizzana Special Team non sono riusciti a contenersi, immortalando il tutto con foto e video. In serata c’è stato l’arrivo, con una delegazione dell’Udinese che li ha accolti all’hotel.
Ma se si parla di emozioni, non c’è dubbio che la giornata preferita dei ragazzi di Lizzana sia stata la domenica. Dopo la sveglia mattutina, infatti, tutta la società è stata portata a fare un tour nelle varie strutture dell’Udinese, compreso ovviamente lo stadio, dove il divertimento non è di certo mancato. «Domenica il tutto era inserito all’interno di una festa dell’academy – aggiunge Robol -, ma ci è stata riservata un’attenzione particolare. Dopo la visita allo stadio abbiamo avuto l’occasione di incontrare l’amministratore delegato e il direttore generale, che si sono presentati ai ragazzi. La gioia più grande, però, credo proprio che sia stata vedere alcuni giocatori della prima squadra dell’Udinese venire a salutare i ragazzi».
A pochi minuti dall’inizio della partita tra Udinese e Atalanta, poi, c’è stato l’ingresso in campo. «Verso le 14.30, quindi prima del riscaldamento delle due squadre, siamo scesi sul terreno di gioco – spiega il presidente – e abbiamo fatto la sfilata davanti al pubblico. Devo dire che è stato particolarmente emozionante vedere lo speaker cercare di coinvolgere il più possibile i nostri ragazzi anche attraverso delle piccole interviste, così come hanno fatto alcuni giornalisti locali. Per loro è stata davvero un’emozione grandissima ma, devo dire la verità, lo è stato anche per noi perché, alla fine, siamo pur sempre una piccola società».
Finita la partita il Lizzana Special Team ha fatto i bagagli ed è ripartita direzione casa, ma con un pullman decisamente più pieno. La visita, infatti, è stata l’occasione anche per la consegna ufficiale del materiale, a conferma di questa adozione. Dalla prossima partita di campionato (in programma il 9 dicembre), il Lizzana Special Team diventerà “Udinese For Lizzana Special Team” e giocherà le proprie partite con le divise ufficiali dell’Udinese. Sulla classica maglia bianco nera, però, verranno aggiunte due toppe: da una parte il logo del Lizzana, dall’altra, invece, quello del Lizzana Special Team. «E’ difficile spiegare cosa han provato i ragazzi – racconta il presidente -. Per farlo le racconto un messaggio che mi è stato mandato, nel quale viene sottolineata la bellezza e l’emozione di questi due giorni. L’hanno definita un’esperienza indimenticabile, quasi come un sogno da cui non ci si voleva svegliare».
La conclusione, Robol, la lascia a una promessa. «Per noi questo rapporto è motivo di grande orgoglio – conclude -. Ci siamo promessi che, ora che è tutto ufficiale, intensificheremo i rapporti. L’obiettivo è proprio quello di vederci di più e, spero, di riuscire una volta a farli salire qui da noi».