Il diario

martedì 5 Marzo, 2024

Il mio arrivo a Islamabad, l’accoglienza calorosa e i primi allenamenti. Qui il volley è riscatto sociale

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Negli occhi delle ragazze la voglia di emergere. Bello vedere nei loro occhi quella espressione inconfondibile che mostra tutta la loro voglia di imparare e di 'dimostrare'

Cari amici…finalmente sono arrivata ad Islamabad.
Che dire? Un arrivo molto diverso da come mi aspettavo…
Anche questa volta, anche se mi ero ripromessa di non farlo, mi ero costruita delle aspettativa che, puntualmente, sono state disattese.
Per ora non posso raccontare molto: voglio prendermi il tempo di verificare bene le cose e non essere troppo precipitosa nel giudicare!! Una delle cose che ho imparato dalla passata esperienza in Iran è ‘avere pazienza’! Sarò paziente e darò alla Federazione il tempo per rispondere alle mie richieste tenendo conto che ciò che per me (per noi) è scontato, per la loro cultura può non esserlo.

Dal momento però che il vedere il bicchiere mezzo pieno fa parte di me e del mio modo di affrontare gli ostacoli, posso dire che una cosa davvero positiva l’ho trovata anche in mezzo a tante difficoltà: le persone qui sono davvero incredibilmente accoglienti e fanno davvero di tutto per aiutarmi.
Me ne sono accorta subito, appena scesa dall’aereo, quando, non essendoci nessuno della Federazione ad attendermi (avevano sbagliato orario!) un giovane tassista, vedendomi spaesata e in palese difficoltà, si è offerto di farmi da hotspot perché potessi telefonare e si è fermato a chiacchierare con me con un ottimo inglese fino all’arrivo della persona che mi è venuta a prendere…pur perdendo alcune corse del suo taxi… Non credo sia da tutti!

Il taxista…la prima persona che ho incontrato in Pakistan e che subito ha messo in mostra l’attitudine di questa popolazione all’ascolto e all’aiuto.

 

 

Altra cosa positiva: le ragazze della squadra sono splendide e fin da subito hanno messo in mostra la loro determinazione e la loro voglia di essere selezionate nella squadra. Per loro la nazionale rappresenta una sorta di ‘riscatto sociale’, la possibilità di emergere. Danno il 100% in ogni circostanza e…dall’inizio alla fine! Credo sarà davvero interessante lavorare con loro. Bello vedere nei loro occhi quella espressione inconfondibile che mostra tutta la loro voglia di imparare e di ‘dimostrare’! Quell’espressione che ogni insegnante…ogni allenatore…ricerca negli occhi di chi si trova davanti e è per noi immensa fonte di energia rinnovabile!

 

 

La prima puntata del diario di Alessandra Campedelli

Il visto, la partenza e la prima sfida: allenamenti di notte durante il Ramadan (osservato per scelta). La coach in arrivo