Verso le provinciali
venerdì 17 Febbraio, 2023
di Marika Damaggio
Le note dei partiti arrivano a poca distanza l’una dall’altra. Il tema è il medesimo: la costruzione di un progetto politico verso le elezioni provinciali del 2023 dentro alla coalizione di centrodestra (quella che nel 2018 si definì «del cambiamento»). A emergere è però la mancanza di una sintesi su chi sarà a guidare l’alleanza. Mentre Maurizio Fugatti ha ormai cementato l’intesa con il Patt (la giunta delle Stelle Alpine ha votato con larga maggioranza la delibera che affida al segretario Simone Marchiori di tessere relazioni) Fratelli d’Italia sorvola sul tema, bypassando il veto degli autonomisti (o Fugatti o niente ingresso in coalizione) e proprio ieri sera ha ribadito un concetto presto sintetizzabile: siamo il primo partito del Trentino e la candidata è Francesca Gerosa.
A ribadire la linea è il commissario provinciale di FdI Alessandro Urzì: «Nella serata di ieri, sino a tarda ora, una ampia delegazione degli eletti trentini a livello nazionale e provinciale di Fratelli d’Italia e dei vertici locali del partito ha tenuto uno dei numerosi incontri di queste ultime settimane con i vertici organizzativi nazionali – scrive il deputato – Confermata la piena ed incondizionata volontà di sostenere l’impegno in corso che sta raccogliendo, attraverso tutte le articolazioni di Fratelli d’Italia, un crescente e travolgente consenso, nelle città e nelle valli, e che si è espresso anche attraverso la proposta di candidatura di Francesca Gerosa a Presidente della Provincia. Piena e convinta conferma del valore assoluto della coalizione per la vittoria alle prossime elezioni provinciali di ottobre».
Una strategia, quella di confermare la presidente di Itea come candidata, sostenuta dall’itero partito, dice Urzì: «Francesca Gerosa ha avuto la conferma della più ampia delega a rappresentare, come proposta di candidata Presidente di Fratelli d’Italia alla coalizione, il complesso di valori e programmi politici amministrativi di Fratelli d’Italia per il Trentino».
Di certo c’è che il candidato – o la candidata – sarà uno. Per la coalizione, dunque, prima o poi arriverà il tempo di trovare una linea unica.
il caso
di Redazione
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