Emergenza casa
mercoledì 17 Maggio, 2023
di Elisa Egidio
È stato rimandato all’11 ottobre lo sfratto del pensionato Luciano Vitelli dalla sua casa popolare a San Lazzaro di Meano. Si tratta del terzo accesso, dopo il primo di gennaio e il secondo del 17 marzo. Un risultato ottenuto grazie all’azione di protesta pacifica del picchetto solidale, a cui ieri hanno aderito, a partire dalle 9.30, più di trenta persone, tra amici, conoscenti, attivisti, rappresentanti della politica e delle associazioni: Sportello Casa Solidale, Centro sociale Bruno, Udu, Uil, Rotta Balcani, Oipa, Erre, Futura e Onda. Luciano Vitelli, pensionato di 67 anni, ha ricevuto l’avviso di sfratto da Itea perché per due anni ha superato di pochissimo il massimale Icef previsto per mantenere l’alloggio, in barba alla norma che tutela i soggetti over 65 dal provvedimento di sfratto, anche in assenza dei requisiti economici. Quando, lo scorso anno, il valore è rientrato nei termini con la dichiarazione dei redditi, la proroga concessa da Itea era già scaduta. «Ho 67 anni, un’artrosi acuta, ho lavorato in cava per 30 anni. Se mi sfrattano da qui ora non so dove andare. L’ufficiale giudiziario è già venuto due volte» aveva dichiarato Vitelli. Un quadro clinico aggravato dalla tensione alle stelle, che ha provocato all’ex operaio una sincope già al secondo tentativo di sfratto. Uno stato di malessere comune ad altri inquilini Itea soggetti al medesimo provvedimento, che hanno ammesso di fare uso, a proprie spese, di psicofarmaci. Vitelli ha poi ringraziato lo sportello casa per il supporto che gli ha sempre mostrato e si è rivolto così alle istituzioni: «Alla Provincia e al Comune chiedo di revocare il mio sfratto, perché sono rientrato nei parametri Icef previsti. Se non vi è possibile, chiedo alle stesse istituzioni e a Itea di sospenderlo fino a che non troverò un nuovo alloggio». Una proposta avanzata anche da Tommaso Baldo di Sportello Casa Solidale, che, in attesa dell’11 ottobre, si sta adoperando per inserire Vitelli nella graduatoria per il canone moderato. «Non c’è alcun bisogno di procedere in fretta con questi sfratti, perché dal 2018 ad oggi gli alloggi restituiti dagli inquilini Itea sono più di quelli che Itea riesce a ristrutturare» aveva commentato Baldo il 12 aprile in occasione di un’assemblea davanti alla sede di Itea. Secondo i dati resi pubblici dalla stessa società il 6 febbraio scorso, di 480 alloggi riconsegnati nel 2021 ne sono stati ristrutturati 227, mentre nel 2022 ne sono stati riconsegnati 412 e ristrutturati 351. Tre le cause principali della riconsegna degli appartamenti: cambio alloggio, decesso o ricovero in casa di riposo. «Se Itea non può annullare gli sfratti, almeno può bloccarli» aveva poi suggerito il portavoce di Sportello Casa, proponendo di puntare, in alternativa, sull’accelerazione delle ristrutturazioni, la messa a disposizione degli alloggi e gli affitti calmierati. Intanto l’inizio dei lavori di ristrutturazione di uno dei quattro appartamenti dell’edificio, chiusi da più di 25 anni, è un primo segnale positivo. Ancora da sciogliere invece il nodo dell’aumento dei conguagli, da qualche anno sempre più fuori controllo: «Sono arrivati conguagli di 700 euro relativi al periodo tra giugno 2020 e luglio 2021. La cosa che non si capisce è da cosa derivano questi aumenti. Come fa una persona a verificare la bontà di queste spese? Tanta gente che negli anni passati era a credito, quest’anno è a debito di 700, 800, 900 euro. Tanti si stanno rivolgendo all’associazione dei consumatori e a organi di tutela per avere spiegazioni. Se fino a luglio 2021 sono arrivati questi aumenti, l’anno prossimo cosa arriverà?» si chiede Paolo Crusi di Onda Civica. Giovedì mattina, in un’assemblea presso il palazzo della Regione, Onda metterà sul tavolo alcune proposte, tra cui la revisione delle norme, l’adeguamento dell’Icef in base ai singoli casi e il potenziamento degli ispettori Itea.
l'incidente
di Davide Orsato e Donatello Baldo
Il funzionario trovato incosciente. Ora è in prognosi riservata, giunta in apprensione. Con tutta probabilità, è stato vittima di un malore mentre saliva la provinciale 8 della val dei Mocheni