I racconti
domenica 16 Febbraio, 2025
di Le.Om.
L’intero mondo istituzionale trentino si è stretto attorno al dolore per la morte di Renato Ballardini, storico partigiano, avvocato e deputato che ha caratterizzato la storia locale, provinciale e italiana. Il presidente dell’Anpi del Trentino Mario Cossali lo ha ricordato: «La sua lunga vita è sempre stata animata dalla passione della ragione, che comprende anche la forza dei sentimenti, dell’amicizia sincera e della fratellanza disinteressata. Parliamo di quel carattere di fondo che trasformò a sedici anni un giovane liceale in un partigiano e che animò tutti i suoi anni di impegno politico culturale, professionale a livello regionale e a livello nazionale. Storico il suo impegno per l’autonomia dell’Alto Adige e per l’applicazione dello statuto, che gli fu solennemente riconosciuto dalla comunità sudtirolese. Sempre lucida – continua Cossali – la sua analisi del momento storico che collocava nell’attualità la memoria privandola di ogni accento retorico e rinnovando in questo modo l’impegno antifascista come impegno politico, sociale e morale quotidiano». Parole che riecheggiano quelle del direttore della Fondazione Museo Storico Giuseppe Ferrandi: «Con la scomparsa di Ballardini il Trentino perde un punto di riferimento fondamentale. E lo perde non solo il Trentino visto il prestigio nazionale della sua figura, l’importanza del suo impegno politico e parlamentare e la sua attività forense. Uomo della Resistenza, esponente di primo piano del Partito socialista e, in esperienza più recenti, punto di riferimento per la sinistra in Trentino. Sono addolorato per la sua scomparsa anche per i rapporti di amicizia e di collaborazione che aveva con mio nonno paterno, l’avvocato e onorevole Ferrandi». Non sono mancati i ricordi dei sindaci locali. Così la sindaca di Riva Cristina Santi: «Renato Ballardini è stato uno dei rivani più influenti, importanti e stimati degli ultimi decenni e di tutti i tempi. Una persona di altissima levatura morale e di costante impegno civile. Un riferimento e un esempio per tutto il Paese, una personalità di cui Riva del Garda va fiera. La sua scomparsa lascerà un vuoto profondo ma anche un insegnamento e una luce che resteranno nel tempo». Non da meno il sindaco di Arco Alessandro Betta: «Renato Ballardini è stata una figura straordinaria per le nostre Comunità, un uomo che ha incarnato il coraggio e l’impegno civile in ogni aspetto della sua vita. Giovanissimo testimone e superstite dei fatti di sangue del 28 giugno 1944 nel nostro territorio operati dal regime nazifascista. Lui ha dedicato la sua esistenza alla difesa dei valori della libertà, della giustizia e della memoria. Ha portato avanti il ricordo dell’orrore del nazifascismo, affinché le nuove generazioni non dimenticassero. Il suo esempio rimane una lezione di resistenza, di lotta per la verità e di responsabilità verso la storia». Per il governatore Maurizio Fugatti «lascia in eredità la testimonianza di un impegno grande e generoso»