I fatti

lunedì 9 Dicembre, 2024

Il «Sistema» Benko: il filone d’inchiesta trentino spiegato bene

di

Da Signoretti all'area ex Cattoi, passando per il ruolo di Merler: domande e riposte sull'indagine della procura

Dall’ex Cattoi all’ex hotel Arco, fino alle mire su Trento. Ecco i tratti salienti del filone trentino dell’inchiesta, con domande e risposte.
In cosa consiste il filone trentino dell’inchiesta?
«Seguendo gli affari di Hager e Signoretti gli investigatori si sono concentrati su alcune operazioni immobiliari e sui loro tentativi di influenzare la politica partendo da Riva del Garda ed estendendosi poi ad Arco e a Trento».
Riva del Garda è al centro dell’inchiesta?
«Sì, le operazioni trentine di Hager e Signoretti cominciano con l’acquisizione dell’area ex Cattoi a Riva nel 2017 per poco meno di 5 milioni di euro. Un’area sul lungolago su cui volevano costruire alcune palazzine residenziali che avrebbero moltiplicato il valore dell’operazione».
Perché non le hanno costruite?
«L’allora sindaco di Riva Adalberto Mosaner si oppose per preservare l’ultimo pezzo di lungolago libero dal cemento».
Quindi cosa accadde?
«Alle successive elezioni del 2020, secondo gli investigatori, Signoretti e Hager inizialmente avrebbero finanziato la campagna di Malfer, pagando lo studio Vitamina per video e grafiche promozionali e la società Ipsos per un sondaggio sulle intenzioni di voto, e poi avrebbero favorito l’apparentamento con Santi al ballottaggio e sostenendola contro Mosaner».
Poi cosa è successo?
«Santi è diventata sindaca e Malfer assessore all’urbanistica. A dicembre 2020 Signoretti incontra Santi per parlare dell’area ex Cattoi e in quell’occasione lei gli chiede di sponsorizzare la Cestistica Rivana e di poter utilizzare l’area come parcheggio fino alla definizione della nuova variante. Richieste che sono state esaudite da Signoretti e per questo motivo la Procura contesta a entrambi anche il reato di corruzione».
E l’area ex Cattoi?
«Gli investigatori hanno ricostruito incontri tra l’assessore Malfer, il dirigente Zolin, Signoretti e l’architetto Cucinella (incaricato di redigere il progetto per l’area), in cui quest’ultimo avrebbe suggerito di fornire alcune tavole del disegno dei privati al Comune, in modo da far combaciare le linee guida pubbliche con il disegno degli imprenditori. Poi ’accordo sull’area è stato trovato, permettendo a Signoretti e Hager di realizzare due palazzine. L’accordo è stato inserito nella variante 13-bis al Prg, che è in attesa di approvazione da parte della giunta provinciale. Approvazione che però, alla luce di quanto emerso, sembra poco probabile».
E Arco?
«La triade Benko-Signoretti-Hager avrebbe fatto pressione sull’amministrazione comunale per trovare un accordo urbanistico sulla riqualificazione dell’ex hotel Arco, al fine di realizzare un progetto di un boutique hotel e di tre palazzine residenziali».
Quale sarebbe stato il ruolo dell’ex senatore Upt Fravezzi?
«Secondo gli inquirenti Fravezzi avrebbe ricoperto un ruolo centrale per l’approvazione degli accordi urbanistici, sia per l’ex area Cattoi sia per l’ex hotel Arco, sollecitando i rispettivi
assessori all’urbanistica a rispettare le tempistiche e le richieste del gruppo Benko-Hager-Signoretti. Secondo l’accusa l’ex senatore avrebbe utilizzato anche minacce e intimidazioni».
Perché sono indagati il sindaco di Arco Betta e l’ex assessore provinciale Zeni?
«Perché non avrebbero dichiarato un finanziamento di 47mila euro da parte della società Heliopolis di Signoretti».
C’erano mire su Trento?
«Sì, Signoretti e Hager volevano compiere un’operazione edilizia e di rigenerazione urbana sull’area che va dalla stazione delle autocorriere fino all’area ex Sit al ponte di San Lorenzo. Un progetto che si è scontrato prima con la contrarietà a vendere il suo immobile da parte del proprietario di Eurospesa, Alberto Tovazzi, e poi con la contrarietà della politica comunale e provinciale a modificare la norma che impedisce di realizzare progetti pubblico privati su aree in cui il privato non ha proprietà».
Qual è il ruolo del consigliere comunale di Trento Merler?
«Merler, secondo gli investigatori, avrebbe ricevuto 12.500 euro in finanziamenti per la sua campagna elettorale. Nella sua figura di vicepresidente di Patrimonio del Trentino avrebbe sostenuto i progetti di Signoretti a Riva del Garda. Le indagini avrebbero poi fatto emergere altri reati contestati a Merler. In particolare: l’affidamento all’azienda di Kurt Anrather del progetto di re-branding di Patrimonio del Trentino e la cessione di un terreno all’imprenditore Arcese. Operazioni per cui, secondo gli investigatori, Merler avrebbe ricevuto in cambio viaggi, regali e pagamenti e per cui sia lui che gli imprenditori sono indagati per corruzione».