delitto di rovereto

domenica 13 Agosto, 2023

Il sottosegretario alla Giustizia al parco Nikolajewka: «Espulsioni certe e veloci»

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Andrea Delmastro ieri ha reso omaggio a Iris Setti ed ha annunciato leggi severe per isolare i soggetti ritenuti pericolosi

«Espulsione certa e immediata per gli stranieri che si sono dimostrati pericolosi. Ci stavamo già lavorando a Roma, ma questo terribile omicidio ci dà la spinta per cambiare marcia e accelerare l’iter per cambiare le norme». Ieri mattina il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro ha fatto tappa ai giardini di Santa Maria a Rovereto, teatro del brutale omicidio di Iris Setti. «Un omaggio dovuto – ha chiosato – ma anche un momento per ricordare che sulla questione della sicurezza il Governo c’è e farà di tutto per evitare che episodi simili possano accadere. Qui le istituzioni non hanno funzionato».
Il sottosegretario è arrivato a metà mattina ed è stato accompagnato dai rappresentanti di Fratelli d’Italia locali, dal senatore Andrea de Bertoldi, dal capogruppo in consiglio provinciale Claudio Cia, dal commissario del circolo di Rovereto, Marco Zenatti, e da altri consiglieri comunali del partito. Un momento di raccoglimento davanti ai tanti fiori che sono stati deposti dai roveretani a memoria della donna brutalmente uccisa e poi ancora due parole per dire che quanto successo non può passare inosservato, anzi deve essere un impegno ancora più concreto, morale ancor più che politico, di porre un freno a queste barbarie. «Se devo scegliere se stare con il Procuratore che disegna l’assassino come un poveraccio e i cittadini che chiedono come mai possa accadere un simile episodio, io sto con i cittadini. È chiaro che qui sono mancate le istituzioni. Si poteva evitare la tragedia? Sì, si poteva evitare. Ora siamo al lavoro perché ci siano certezze sulle espulsioni, togliendo tutte quelle attenuanti che oggi non ci permettono di isolare immediatamente i soggetti pericolosi. Non ci sono famiglie che tengano o procedimenti in corso che blocchino le espulsioni: anzi, si dovrebbe procedere addirittura per via amministrativa e il giudice non deve avere voce in capitolo, se non nella verifica formale del provvedimento. I cittadini ci chiedono sicurezza: abbiamo assunto e stiamo assumendo nuovi agenti, ma servono anche norme e leggi che permettano di agire rapidamente».
Due parole, il sottosegretario le ha dedicate alla Pm di Rovereto: «Se ne occuperà il Csm, ma di sicuro non parlerei di un poveraccio a riguardo di chi si è macchiato di un tale delitto: è un delinquente a tutti gli effetti, che oltretutto ha avuto tutte le possibilità per integrarsi nella società: famiglia, lavoro, opportunità. Chi non vuole integrarsi, se ne deve andare».
Prima che il sottosegretario partisse alla volta di Trento dove è andato in visita al carcere di Spini di Gardolo, un paio di brevi interventi sono arrivati dai rappresentanti di Fratelli d’Italia. «Questo incontro – ha detto il commissario del circolo locale, Marco Zenatti – non vuole essere un segno di strumentalizzazione politica, quanto piuttosto una dimostrazione che il tema della sicurezza è centrale. Sicuramente noi non possiamo essere accusati di salire sul carro in corsa: da molto tempo facciamo notare come a Rovereto vi siano alcune zone dove la criminalità la fa da padrona, dal Lungo Leno a vicolo Parolari. In tempi non sospetti avevamo chiesto le unità cinofile e la maggiore presenza della polizia municipale nelle strade». La tappa ai giardini di Santa Maria a Rovereto è stata rapida ma non frettolosa. Il sottosegretario si è fermato in silenzio per qualche istante davanti al muro che raccoglie i fiori e i messaggi dei roveretani dedicati a Iris Setti. Qualcuno dei curiosi che si sono fermati per vedere che cosa fosse – ancora una volta – quella copiosa presenza di agenti e lampeggianti attorno ai condomini Europa ha però chiesto al rappresentante del governo che alle parole seguano fatti concreti e soprattutto rapidi.