cronaca

venerdì 5 Maggio, 2023

Il suicidio di Ronchi e quel kit ordinato online. Il sindaco: «Non la conosceva nessuno»

di

Molto schiva e riservata. Scriveva dei biglietti che lasciava fuori casa chiedendo di non suonare il campanello, perché le davano fastidio i rumori
Tutto perfetto e silenzioso, la casa in ordine e pulita, un cerchio di silenzio a tratti «auto protettivo», un asettico elenco di questioni già risolte, per non pesare a chi sarebbe rimasto dopo di lei. È tutto ciò che rimane di A.D.L. la sessantreenne aquilana trovata cadavere sul letto della camera da letto nell’appartamento in cui viveva a Ronchi Valsugana da circa una decina di anni. Era ingegnere informatico, una persona estremamente riservata e schiva, molto intelligente e ordinata. Di certo c’è che A. non recava disturbo al prossimo e, di contro, non voleva essere disturbata. Nemmeno i vicini di casa avevano notizie di lei, perché non era sua abitudine uscire e frequentare le persone. In Comune...

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