la mostra

sabato 29 Aprile, 2023

«Il Tempo interiore. Archivi dell’Io», una mostra dedicata a Adriano Eccel scomparso nel 2012

Si è conclusa oggi ad Avellino una ricostruzione a posteriori dei fili che hanno tenuto assieme l’opera e la poetica del fotografo trentino durante la sua breve vita

Nel complesso monumentale dell’ex Carcere Borbonico di Avellino, dal 31 marzo al 29 aprile si è svolta la mostra antologica di Adriano Eccel, fotografo trentino prematuramente scomparso nel 2012. La mostra è stata promossa dalla Provincia di Avellino e dal Museo Irpino in occasione della rassegna Montoro Contemporanea, ed è stata realizzata dall’Associazione culturale Contemporaneamente in collaborazione con l’Associazione Adriano EcceL per la Fotografia di Trento (AEcceL). Il Tempo Interiore. Archivi dell’Io è una ricostruzione a posteriori dei fili che tengono assieme l’opera e la poetica di Adriano Eccel, dal 1985 al 2012. Un viaggio a ritroso all’interno di un intimo rapporto tra il fotografo e le sue immagini, tra segni e significati, tra tempo storico e tempo soggettivo, tra vissuto e immaginato. Nei sette cicli che hanno segnato la sua produzione artistica, da “Il Muro” a “Vietato l’ingresso” passando per “Il Codice Duval” fino all’ultima serie de “Lo specchio immaginario”, la fotografia è volta a cogliere la profondità della sfera emozionale sottesa all’immagine visiva, qui concepita come costruita, come un processo consapevolmente artigianale in cui l’idea prende forma attraverso il ricorso a molteplici tecniche grafico-pittoriche, dal collage a interventi manipolativi, fino alla più contemporanea composizione digitale. In quanto referente ricodificato e costantemente trasformato, la fotografia diventa
materia viva, oggetto-simbolo di spazi e tempi interiori. La continua esplorazione concettuale e interrogazione sul senso del fare fotografia, tratto fondante l’opera di Adriano Eccel, amplifica e diventa parte di un paesaggio biografico e sociale, un archivio in cui il fotografo seleziona frammenti e permanenze, assembla memorie, reinventa nuovi codici espressivi. La mostra intende dunque offrire un percorso espositivo nella produzione artistica di Adriano Eccel. Percorso che consente inoltre anche di riflettere sulla complessa trasformazione della cultura dell’immagine nel passaggio dal Novecento agli anni Duemila. La rassegna antologica, a cura di Martina Belluto, Gerardo Fiore e Franco Sortini, ha riscosso un ampio successo critico e di pubblico.