giro d'italia

venerdì 12 Maggio, 2023

Giro d’Italia, il trentino Davide Bais taglia il traguardo della settima tappa a braccia alzate

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Una giornata da ricordare ed incorniciare per il corridore della Eolo Kometa che conquista il primo vero arrivo in salita di questa edizione della corsa rosa

Nella settima tappa del Giro d’Italia 2023 arriva la fuga e la vittoria se la prende il roveretano Davide Bais. Una giornata da ricordare ed incorniciare per il corridore della Eolo Kometa che conquista il primo vero arrivo in salita di questa edizione della corsa rosa e corona il sogno di tagliare il traguardo a braccia alzate dopo una fuga di oltre 215 km. Tra gli uomini di classifica, invece, succede poco o nulla con un controllo generale fino agli ultimi 300 metri quando Evenepoel e Roglic si scornano in uno sprint che vale il quarto posto al belga, ma questa è un’altra storia.

Era forse la tappa più attesa di questa prima settimana, con la lunghissima ascesa di Campo Imperatore, sul Gran Sasso, chiamato a dare le prime risposte per quanto riguarda la classifica generale: alla fine, tra i ‘big’ non c’è stata battaglia, con il gruppo che ha lasciato andare, dopo appena tre chilometri, una fuga composta da quattro corridori, vale a dire il ceco Karel Vacek del Team Corratec, l’eritreo Henok Mulubrhan della Green Project Bardiani-Faizanè, staccatosi poi nel finale, il lombardo Simone Petilli della Intermarché – Circus Wanty e proprio il trentino Davide Bais della Eolo Kometa. Gli attaccanti di giornata hanno fin da subito trovato un ottimo accordo che ha permesso loro di guadagnare un vantaggio massimo di oltre 12 minuti, risultati poi sufficienti per giocarsi la vittoria sul traguardo del Gran Sasso, complice anche un attendismo generale del gruppo principale a cui non faceva paura la composizione del drappello in avanscoperta. Sulla erta finale, il cui tratto più impegnativo era rappresentato dagli ultimi 7 km al 9% di pendenza media, ci hanno provato prima Petilli e poi, in rapida successione, Vacek con delle progressioni che, loro malgrado, non hanno sortito gli effetti sperati: si è così arrivati negli ultimi 400 metri con i tre ancora assieme e con una volata lanciata lunghissima dall’uomo Intermarché, a cui ha presto risposto Bais che ne ha approfittato per salutare la compagnia ed involarsi tutto solo sotto l’arco d’arrivo.

Si tratta del primo successo in carriera tra i professionisti per Davide Bais, passato nel 2021 alla corte di Contador e Basso nel team Eolo Kometa, che dopo essersi messo in mostra lo scorso anno con i tanti chilometri passati in fuga al Giro d’Italia 2022, ieri ha saputo conquistare uno dei traguardi più ambiti di questa corsa rosa.

Le parole a caldo del roveretano, una volta tagliato il traguardo, sono quelle di un corridore che ancora non ha ben compreso la grandezza della propria impresa: “Devo ancora realizzare quanto ho fatto. Non avrei mai pensato che avrebbero lasciato arrivare al traguardo la fuga. Dedico la vittoria al mio compagno di squadra Arturo Gravalos e alla mia famiglia”. A queste, fanno eco i complimenti del compagno di squadra e fratello Mattia: “Ho saputo della sua vittoria ai -2 km dal traguardo ed ho festeggiato fin sulla linea d’arrivo. È sempre stato il nostro obiettivo ed è stato bravo a realizzarlo. Se lo merita.”

Infine, si potrebbe riassumere il tutto con un iconico e celebre “tappa e maglia”, sebbene non si tratti di quella rosa, perché oltre al successo di giornata per Davide Bais è arrivata anche la conquista della maglia blu di miglior scalatore che, già da oggi, proverà a difendere con le unghie e con i denti nei prossimi giorni. Bravo Davide!