Siccità

domenica 7 Maggio, 2023

Il Trentino è l’area più secca del Nordest: 90 giorni su 100 senza pioggia

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Rapporto dell’Autorità di bacino. Il Veneto chiede acqua. Tonina: irrigazione per ora ok, rischio in estate

L’altro giorno, alla riunione dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Adige, i rappresentanti degli enti veneti hanno chiesto di nuovo che il Trentino rilasci acqua per il fabbisogno irriguo della pianura, a fronte di una siccità che negli ultimi giorni si è attenuata ma è tutt’altro che finita. I rappresentanti della Provincia hanno ribadito che quest’anno non sarà possibile: alla carenza di acqua delle falde e delle sorgenti, infatti, si aggiunge il basso livello dei bacini idrici, quelli utilizzati per la produzione idroelettrica, che permette a malapena di colmare le carenze dell’irrigazione trentina. Ma è lo stesso Osservatorio, in capo all’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, a rivelare nel suo ultimo rapporto, uscito il 13 aprile e aggiornato al primo trimestre, che è proprio il Trentino, insieme all’Alto Adige, l’area più colpita dalla siccità nel Nord est. Tra gennaio e marzo di quest’anno l’area più vasta colpita da siccità «moderata» e in alcuni punti «severa» – peggio di questo c’è solo il livello di siccità «estrema» – va dal Sudtirolo occidentale al Trentino centrale e si spinge fino in Val di Fiemme. Più a sud, è colpita anche la Valdastico. L’area senza pioggia in più di 90 giorni sugli ultimi 100 è quella dell’Alto Adige e del Trentino centrali.
Il Notiziario sullo stato delle risorse idriche indica per tutto il distretto un livello di severità idrica media. Vuol dire che «le portate in alveo ovvero le temperature elevate ovvero i volumi cumulati negli invasi non sono sufficienti a garantire gli utilizzi idropotabili e irrigui». L’indice di precipitazioni comprende sette livelli, da umidità estrema a siccità estrema. A marzo si segnala solo un’area di siccità moderata nel Trentino centrale. Nel primo trimestre, invece, nel Trentino centrale c’è un picco di siccità severa e tutto intorno la siccità è moderata. Su scala semestrale, cioè dal settembre 2022 al marzo 2023, compaiono vaste aree di siccità moderata, e anche un picco di siccità severa, sul Veneto e sul Friuli settentrionale. Tra gli altri dati, la risorsa idrica sotto forma di neve nel bacino del fiume Adige ha un deficit del 72% rispetto al valore medio, mentre il volume dell’invaso di Santa Giustina è al 35,3% del volume utile di regolazione.
«Al momento l’irrigazione non ha problemi, grazie alle piogge di queste settimane – dice il vicepresidente della Provincia Mario Tonina – I problemi ci saranno a luglio e agosto se non pioverà nelle prossime settimane, anche perché l’acqua dei bacini è limitata». Con il commissario nazionale all’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua non c’è stato ancora un contatto diretto. «Contiamo che sblocchi i progetti trentini approvati ma non finanziati».
«I 20 millimetri di pioggia di questi giorni stanno consentendo l’irrigazione – conferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – Resta la preoccupazione per le dighe basse». Per il presidente di Cia Confagricoltori Paolo Calovi «l’emergenza è attenuata dalle piogge, ma i bacini soffrono e non abbiamo sufficiente accumulo. Problemi ci sono soprattutto in collina e nella melicoltura».