cronaca

venerdì 23 Giugno, 2023

Il Trentino nel mirino della mafia: «Non solo il porfido, ma anche il settore turistico e quello alberghiero»

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Nel 2022 le fiamme gialle hanno scoperto 35 milioni di illeciti e sequestrato 2,7 milioni di beni

Lotta alla la criminalità organizzata, sempre più attratta dall’economia solida del Trentino che però fa i conti con la crisi di liquidità del post Covid. È uno dei cardini dell’attività investigativa della Guardia di finanza di Trento che oggi ha festeggiato i 249 anni di fondazione. «Non c’è solo il sistema economico delle cave di porfido a far gola alle mafie, ma anche il settore turistico e quello alberghiero – ha precisato il comandante regionale, generale Guido Zelano -. Gli imprenditori facciano sempre più attenzione ai segnali sospetti».

Tant’è che dal 2022 a maggio le fiamme gialle del Trentino hanno scoperto, passando al setaccio 384 operazioni sospette, 35 milioni di illeciti con il sequestro di beni per 2,7 milioni.

Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale i finanzieri hanno recuperato 117 milioni di euro di tasse evase, 56 di Iva non dichiarata, un milione e mezzo di frodi sui crediti d’imposta.