Sport
mercoledì 30 Ottobre, 2024
di Nicolò Bortolotti
Nonostante il pareggio con la Virtus Verona (ieri, martedì 28 ottobre è finita 1-1 al Briamasco) abbia inevitabilmente lasciato l’amaro in bocca, mister Tabbiani in conferenza post Virtus Verona non nasconde la soddisfazione per un’altra prestazione dominante dei suoi.
Un altro risultato utile che allunga la striscia positiva a quota undici: «Al di là dell’ennesimo risultato utile consecutivo, la prestazione buona dei ragazzi è ciò che mi rende più soddisfatto. Dispiace di non essere riusciti a vincere ed uscire con i tre punti davanti al nostro pubblico. Credo sia giusto rimarcare l’aspetto tecnico e l’atteggiamento avuto, fino alla fine abbiamo provato a vincere. Siamo andati sotto senza nemmeno capirne il motivo, ma siamo stati in grado di recuperare. Alla fine però, andiamo a casa rammaricati per il gioco prodotto e per le occasioni create».
In dodici partite sono arrivati sette pareggi, un segnale che potrebbe accendere qualche campanello d’allarme, ma per il tecnico la visione è chiara: «Credo che ci siano pareggi e pareggi. A parte quello di Bergamo, siamo sempre andati a casa pensando di poter meritare qualcosa in più. Avremmo potuto fare più gol ed essere più cinici sotto porta, ma credo sia stato importante mantenere questo livello. Uscire sconfitti oggi sarebbe stato assurdo». C’è, però, da considerare e valutare l’aspetto della cattiveria sotto porta, che non ha ancora trovato una soluzione concreta: «Onestamente è una posizione che non condivido, perché penso che non ci sia da migliorare l’aspetto della cattiveria sotto porta. Tutti vogliono fare gol. Sarebbe riduttivo imputare tutto a questo, oltre che responsabilizzare ingiustamente i ragazzi. Penso che, quando abbiamo iniziato questo percorso, ci siamo dati come obiettivo quello di creare una nostra identità e di fare un bel campionato. Spero di vedere sempre i ragazzi giocare così, sono sicuro che poi le vittorie arriveranno. Analizzare solo il risultato, in queste ultime due partite, è superfluo».
Gli fa eco anche Emanuele Anastasia, autore del tiro dagli undici metri che ha pareggiato i conti contro la Virtus. Per l’esterno del Trento non è il momento di perdersi d’animo, specialmente viste le prestazioni offerte sul terreno di gioco, ma di continuare a lavorare per far si che questa fatica in zona gol non si protragga in futuro: «Non credo ci manchi la cattiveria sotto porta, è solo un momento della stagione nel quale il pallone non ne vuole sapere di entrare in porta. In allenamento proviamo tante situazioni, che stiamo proponendo anche in campo, ma in questo momento ci manca qualcosa per fare quel salto di qualità che ci serve per concretizzare le occasioni che creiamo. Dobbiamo continuare a lavorare, non c’è rimedio se non questo».
La classifica aggiornata vede il Trento al settimo posto nel girone A
Il personaggio
di Francesco Barana
Parla il maestro del Tennis Club di Brunico, ex tecnico dell’attuale numero 1: «Jannik nel 2025 metterà nel mirino Roland Garros e Wimbledon, che gli mancano. Può raggiungere ancora molti traguardi»