bollicine
venerdì 21 Febbraio, 2025
di Leonardo Omezzolli
Cinque lunghi anni di attesa e finalmente nella serata di mercoledì, nella cornice della Spiaggi degli Olivi, a Riva, direttamente dalle profondità del lago di Garda sono emerse le prime bottiglie di Trentodoc Brezza Riva Silente, il metodo classico dell’Agraria di Riva che affina, a 40 metri di profondità, in una condizione di microclima stabile per natura. Una rivoluzione per la cantina busana che può ora offrire non solo un Trentodoc gardesano nato sui terrazzamenti di Tenno, ma anche un simbolo di promozione territoriale capace di far immaginare ciò che l’Alto Garda e Ledro cela, le sue perle più preziose e nascoste, come il Cristo silente, la statua realizzata negli anni Sessanta dall’artista Germano Albertie collocata poi nel 1970, al Porto San Nicolò. Commosso il direttore di Agraria Massimo Fia (e sommozzatore d’esperienza ndr) che insieme al presidente Giorgio Planchenstainer hanno svelato in anteprima la caratteristica bottiglia con un’etichetta che vede dominare al centro un rilievo del Cristo silente in miniatura. Pubblico d’eccezione e istituzioni, ma soprattutto l’entusiasmo e l’attesa di assaggiare il nuovo prodotto. «Inizialmente – ha raccontato Fia – pensavamo di tenerlo in immersione due anni, poi tre e alla fine abbiamo deciso di aspettare cinque anni e ora siamo qui per vedere e gustare i frutti di questo intenso lavoro che unisce il territorio, le terre di coltura e le meraviglie naturali in un processo che dalla vite porta al calice un prodotto che parla dei soci, del luogo, della nostra cultura». L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore, sommelier, stampa specializzata e appassionati del mondo enologico, che hanno potuto degustare in anteprima Brezza Riva Silente 2019, un blanc de blancs 100% Chardonnay che nasce dai vigneti terrazzati dell’Alto Tennese e matura a 40 metri di profondità sotto lo sguardo della scultura sommersa del Cristo Silente. «Le uve di Brezza Riva Silente provengono da un vigneto storico situato a 450 metri di altitudine – ha spiegato alla platea l’enologo della cantina rivana – dove la combinazione tra escursioni termiche, terreno calcareo e brezze del lago garantisce un perfetto equilibrio tra freschezza e struttura». Fia ha poi spiegato come «dopo una raccolta manuale e una vinificazione attenta tra acciaio e barrique di rovere francese, lo spumante affronta un processo di maturazione unico nel suo genere. Le bottiglie vengono adagiate sul fondale del lago di Garda, in un ambiente ideale per l’affinamento grazie alla temperatura costante, alla ridotta presenza di ossigeno e al movimento naturale delle correnti». «Questo spumante – ha proseguito Planchenstainer – rappresenta la nostra volontà di spingere sempre più in alto la qualità della produzione vinicola, esplorando metodi di affinamento inediti che valorizzano il legame con il nostro lago. Silente è capace di esprimere al meglio essenza del territorio e l’innovazione enologica». La posa e il recupero delle bottiglie avviene grazie ai volontari del gruppo sommozzatori e ai mezzi e alla dedizione dei vigili volontari di Riva ieri rappresentati dal presidente Graziano Marchi e dal Comandante Marco Menegatti. Le bottiglie di Brezza Riva Silente 2019 saranno disponibili in edizione limitata a partire da ieri.
L'iniziativa
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L'impegno arriva da una mozione della minoranza, impegnata a bloccare la variante al centro delle indagini sul sistema Hager, Benko, Signoretti, su cui la maggioranza si è fratturata
verso le amministrative
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Da un lato, la coalizione a sostegno di Silvia Betta (Patt, Fratelli d’Italia, La Rocca, Polo Civico territoriale) e dall’altra il nuovo Centro destra moderato sul cui candidato sindaco si sta ancora ragionando