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sabato 14 Settembre, 2024
di Redazione
Il vento forte non ha fermato la manifestazione e anche se i laboratori e gli spettacoli sono stati spostati negli spazi interni del parco, sono state numerose le persone che hanno partecipato all’inaugurazione.
Il flash mob dei ballerini dell’associazione “In punta di piedi”, sulle note di “Ricordi” dei Pinguini tattici nucleari, ha dato il via stamattina alla seconda tappa italiana dell’Alzheimer Fest 2024, che prosegue fino a domani al Parco delle Terme di Levico, dove torna dopo la felice esperienza del 2018.
Fra i presenti vi erano anche l’assessore Tonina, il sindaco di Levico, Gianni Beretta e il presidente della Comunità di Valle Andrea Fontanari, che hanno portato i loro saluti e il benvenuto della comunità.
Il festival è proseguito con il panel di approfondimento “Piani Demenze, Circoli virtuosi” dove Nicola Vanacore dell’Istituto Superiore di Sanità ha fatto il punto sul Piano nazionale. “Facile parlare di Demenze in Trentino, dove vi è un Piano Demenze d’eccellenza, che dev’essere d’esempio per altre regioni”, ha detto ricordando come il Piano Demenze trentino sia l’unico con indicatori e che la Provincia autonoma di Trento è stata una delle tre realtà italiane che ha diffuso e pubblicato i dati della tragedia del Covid nelle strutture residenziali.
Vanacore ha quindi portato alcuni dati a livello nazionale, ricordando come il costo della demenza sia di 23 miliardi annui, tema che riguarda il 10% della popolazione: 1.1 milioni di italiani sono affetti da demenza e 900mila hanno disturbi cognitivi lievi; a questi 2 milioni si aggiungono 4 milioni di italiani che vivono con loro e sono “secondi pazienti”. Il Fondo Nazionale 2021-23 ha messo sul piatto 15 milioni di euro, 35 quelli sul Fondo Nazionale 24-26. “Pochi, ma tanto è stato fatto – ha proseguito -. Il Fondo è occasione unica di cambiamento. C’è bisogno di diagnosi precoce, diagnosi tempestiva, telemedicina e teleriabilitazione. Si possono ridurre del 30% i casi controllando lo stile di vita. La prevenzione è il futuro, bisogna partire dalle scuole: chi si occupa di prevenzione deve parlare con chi si occupa di demenza”.
Durante la mattina fra i panel anche quello dedicato all’accoglienza delle persone con demenza al Pronto Soccorso, “Il soccorso è pronto?”, nel quale la direttrice del Dipartimento transmurale anziani e longevità dell’Apss, Anna Casanova ha evidenziato: “Nei nostri Pronto Soccorso arriva molta popolazione geriatrica, serve una specializzazione del PS con professionisti che valutino la situazione complessiva del paziente geriatrico attraverso una prediagnosi e la configurazione di percorsi e personale specifico in base alla gravità della demenza e all’età del paziente. Ciò è necessario perché il paziente con complessità specifica ha una permanenza maggiore in Pronto Soccorso rispetto ai più giovani, soprattutto se soffre di difficoltà cognitiva”. La direttrice dell’U.O. Medicina d’urgenza e pronto soccorso di Trento Michela Marchiori ha quindi aggiunto. “85mila pazienti passano ogni anno dal Pronto Soccorso di Trento, le persone over 75 anni rappresentano il 30% di questi pazienti. La complessità di gestione non sempre va d’accordo con i temi di gestione, tempi che si dilatano in quanto la valutazione necessita di integrazioni diagnostiche, di laboratorio, consulenziale”.
Domani, 15 settembre si replica: dopo lo yoga delle 9 alla Sequoia, la Messa alle 9.30 officiata da Monsignor Luigi Bressan e animata dal Coro dei Battesimi della Parrocchia di Levico Terme, quindi laboratori, ricordi ed emozioni in musica, teatro e letture e poi l’appuntamento delle 11 presso la Sequoia “I dieci passi dell’addio” con Luigi Nacci intervistato da Claudio Sabelli Fioretti che spiegherà come si ricomincia a vivere, quando si dissolve un amore. Nel pomeriggio i panel di approfondimento presso le serre prevedono alle 13 “Il dolore dei soldi” per approfondire i costi dell’Alzheimer sia sulle famiglie che per le istituzioni, alle 14 “Progetto scuola” ovvero il racconto dell’esperienza formativa nelle scuole superiori con il cortometraggio dell’Istituto di Istruzione Superiore Don Milani di Rovereto e il supporto di Arditodesio. Alle 16.30 “Alta quota, alta malattia”, piccoli segreti nei percorsi di cura. In montagna e nell’assistenza”, con la Sat, Spes, Upipa e Rencureme, mentre alle 17.15 l’ultimo panel sarà su “L’elogio della prontezza” dedicato alle cure. Nel parco proseguono poi i laboratori per stimolare memoria e creatività, ma anche per prendersi cura di piante e fiori, o per indossare un abito, in questo caso della corte asburgica, e scattare una foto ricordo. Presso il gazebo delle Associazioni Alzheimer anche gli incontri con gli autori, ovvero Claudio Boninsegna che parlerà del libro “Le misteriose farfalle dell’anima” e Leonardo Franchini con “Mia madre”. E poi laboratori rivolti ai bambini e giochi per anziani di tutte le età, esplorazioni teatrali per bambini e ragazzi e un gran finale a sorpresa alle ore 18.
Info
Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul programma sono disponibili nella pagina Facebook e sul sito dell’Alzheimer Fest (www.alzheimerfest.it), nonché sul sito dell’Apt Valsugana Lagorai (visitvalsugana.it)
La Festa è organizzata dall’Associazione Alzheimer Fest con la Provincia autonoma di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con il supporto del Comune di Levico Terme, dell’APSP Levico Curae e dell’APT Valsugana Lagorai e coinvolge le 4 associazioni Alzheimer, i Servizi Spazio Argento territoriali, APSP, musei, artisti e numerosi volontari.