Riva del Garda
domenica 22 Dicembre, 2024
di Leonardo Omezzolli
«Non ragioniam di lor, ma guarda e passa» diceva Virgilio a Dante nel terzo capitolo dell’Inferno della divina Commedia e, in un certo qual modo, è quello che il vicepremier, ministro delle infrastrutture e dei trasporti e segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha voluto dire alla sindaca di Riva, Cristina Santi, proprio nel giorno della sua assoluzione dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio al processo per il mancato sbarco della nave della Ong spagnola Open Arms. Vicende giudiziarie diametralmente opposte, certo, eppure sufficientemente mediatiche da rendere i due volti della Lega vicini quel tanto che basta per darsi sostegno a vicenda. Santi, infatti, ha preso il telefono in mano e ha voluto esprimere soddisfazione per l’esito del processo di Salvini. L’occasione è stata quindi colta dal vicepremier per ringraziare la sindaca di Riva del sostegno ricevuto e per darle il massimo supporto possibile. Inevitabile, quindi, aver messo sul tavolo del confronto telefonico la delicata questione rivana, soprattutto alla luce di certe voci che nel tessuto rivano si stanno muovendo per chiedere o auspicare un passo indietro quale candidata sindaca del centrodestra rivano.
Salvini ha voluto mettere in chiaro il proprio punto di vista e quello del partito soprattutto per la parte alto dirigenziale. Da parte sua e loro, c’è e ci sarà il massimo appoggio alla candidatura di Santi che non deve farsi intimidire dalle opinioni di qualche singolo alleato. Una telefonata intensa che è servita per rincuorare la prima cittadina e per chiederle fermezza nell’esser il volto della coalizione assicurandole e rassicurandola che i vertici della Lega nazionale e provinciale sono al suo fianco. Una vera e propria boccata d’ossigeno che punta a riportare equilibrio nella coalizione rivana, già provata dall’uscita dalla maggioranza di Fratelli d’Italia, e che è in fibrillazione per come l’opinione pubblica, e quindi l’elettorato, potrebbero recepire l’inchiesta che ha travolto, sì Santi, ma anche altri esponenti della giunta, come l’ex assessore Mauro Malfer, oltre che dirigenti e politici locali a causa delle operazioni imprenditoriali e le interazioni pubbliche private portate avanti dal sodalizio che vede al vertice gli imprenditori Paolo Signoretti e Heinz Peter Hager oltre all’ex senatore e sindaco di Dro Vittorio Fravezzi, e su cui verte tutta l’indagine «Romeo». La Lega, quindi, barrica Santi ed è pronta ad affrontare l’opinione pubblica puntando le proprie carte sulla figura della sindaca uscente rivendicando su di lei le azioni intraprese nel programma elettorale presentato ai cittadini quattro anni fa. Se queste rassicurazioni apicali basteranno a mettere a tacere le fronde dubbiose e preoccupate lo si capirà passate le festività natalizie, quando ci saranno gli incontri chiarificatori per definire le alleanze e presentare simboli, volti e programmi elettorali ai cittadini.