Casa
sabato 7 Settembre, 2024
di Massimo Furlani
In tre mesi 1.230 compravendite, il 22% in più del trimestre precedente, con un boom ad aprile che fa ben sperare per un 2024 positivo. Sono i numeri del mercato immobiliare trentino, relativi al secondo trimestre di quest’anno, raccolti dall’Agenzia delle Entrate e comunicati ieri dal presidente di Fimaa Severino Rigotti e dal presidente del Collegio dei Notai di Trento e Rovereto Orazio Marco Poma. «Come mediatori avevamo qualche timore su quelli che sarebbero stati i dati di questo secondo trimestre – spiega Rigotti – A marzo avevamo registrato un drastico calo dell’11% delle compravendite immobiliari che ci aveva spaventati e faceva pensare che la buona spinta dopo un gennaio molto positivo si stesse già esaurendo. Invece già dopo due mesi quel calo in doppia cifra era stato bilanciato: ad aprile abbiamo registrato un incremento dell’8,2%, a maggio un’ulteriore crescita del 4%. A giugno, che è tradizionalmente un mese difficile per questo mercato, il calo è stato del 2,8%. Tradotto in numeri, è stato un secondo trimestre da 1.230 compravendite in Trentino, dopo le 1.005 del primo. Noi come categoria incidiamo per il 50% di questi numeri, quindi possiamo dire di averne portate a termine circa 600. Parliamo di dati solidi, perché sia i valori forniti dall’Agenzia delle Entrate, che sono quelli reali delle compravendite residenziali, sia quelli del collegio notarile, che invece raggruppano tutti gli atti, sono fortemente allineati».
Il bilancio per la prima metà dell’anno è quindi positivo, secondo il presidente Fimaa: «Sono stati sei mesi molto importanti – commenta – questi dati sono senza dubbio confortevoli e incoraggianti, ci proiettano verso un 2024 che possiamo annoverare tra gli anni positivi per il nostro mercato immobiliare».
Numeri in crescita anche in rapporto a quelli del 2023: «Se il primo trimestre si era chiuso con un +2,4% delle compravendite rispetto a quello dell’anno precedente – dichiara Poma – per il secondo l’incremento è stato più contenuto, ma comunque presente: abbiamo registrato un +0,96% rispetto al periodo aprile-giugno del 2023, quando le compravendite erano state 1.190. Un rallentamento che conferma il calo della spinta propulsiva riscontrata a inizio anno, ma complessivamente parliamo di dati confortanti: quello che si cerca non è una crescita costante in doppia cifra, ma un mercato in buona salute, e i primi sei mesi di questo 2024 si sono chiusi in segno positivo con un complessivo +1,7% rispetto alla prima metà del 2023».
I dati raccolti sono di particolare valore soprattutto per l’attuale contesto del mercato immobiliare a livello nazionale, anche se la speranza è che questo cambi al più presto: «Visto l’attuale livello dei tassi e dei finanziamenti bancari, che ha iniziato una timida parabola discendente – prosegue Poma – possiamo considerare i numeri attuali come incoraggianti, fanno sperare che quando ci sarà un calo significativo di questi tassi le compravendite possano incrementare ulteriormente. È ovvio che ci vorrà del tempo prima di avere dei ribassi, ma tutte le previsioni vanno in quel senso. Chi oggi entra in banca per ottenere un finanziamento che riceverà a ottobre o nei mesi successivi si troverà probabilmente un’offerta bancaria con tassi di interesse più bassi rispetto a quelli attuali. Questo crea anche una spinta emotiva che dovrebbe rendere più consistenti questi numeri».
Rigotti è poi intervenuto sul tema del decreto Salva casa, diventato ufficialmente legge a luglio: «Questa norma in questo momento specifico per noi in Trentino non è applicabile – sottolinea – Abbiamo una legge provinciale che prevede che il decreto approvato a luglio venga prima recepito dalla nostra Provincia. Questo penso accadrà verso fine anno o inizio 2025, da quel momento il salva casa sarà applicabile come sta già avvenendo sul territorio nazionale. Contiamo sul fatto che questo possa dare ulteriore ossigeno al nostro mercato immobiliare».