Le feste vigiliane
sabato 22 Giugno, 2024
di Ottilia Morandelli
L’auditorium Santa Chiara venerdì sera è diventato un’aula di tribunale. L’apertura delle Feste Vigiliane è stata come di consueto all’insegna dell’ironia, con il tradizionale Tribunale di Penitenza. Il Giudice Supremo è stato chiamato a valutare i personaggi pubblici che si sono distinti per il loro operato negativo. Per la sentenza si dovrà attendere domenica, quando poco prima della «Tonca» nelle acque del fiume Adige, verrà immerso il condannato.
Fra teatro e satira venerdì sera è stato messo in piedi un divertente spettacolo, recitato interamente in dialetto trentino. Il Tribunale di Penitenza si è riunito, con i classici protagonisti, che si sono distinti per le loro interpretazioni dei vari ruoli. Il giudice, interpretato da Alfredo Stolf, ha ascoltato le istanze dell’avvocato della accusa, Mario Cagol, l’avvocato della difesa, Camillo Caresia e del cancelliere Andrea Cortelletti. Uno spettacolo di meta teatro, in cui gli attori hanno interagito con il pubblico, interpellato direttamente per «essere parte integrante della diatriba» e, come si legge nel copione, chiamati ad essere la giuria popolare. A loro la responsabilità di aiutare il giudice a scegliere chi immergere nelle acqua del fiume Adige, chi sarà il condannato alla Tonca domenica. Ma come fare ad esprimere la propria opinione? Il modo è stato molto semplice. La giuria popolare doveva solo applaudire o esprimere il proprio dissenso in caso di contrarietà, in base alle loro reazioni e stati d’animo il Giudice ha preso la sua decisione.
I candidati alla Tonca
L’avvocato della accusa è stato chiaro venerdì sera. «Perché non fare una toncata collettiva?». Un’immersione comune per tutti i sindaci e il loro «uso smodato degli autovelox». Primi cittadini dell’intera provincia, rappresentati da Franco Ianeselli, sindaco di Trento, e Roberto Oss Emer, di Pergine Valsugana. Una stoccata agli incassi dei Comuni ricavati con rilevatori di velocità: «Solo la città di Trento -ha spiegato l’accusa- ha incassato 1 milione e 228 mila euro con gli autovelox». Ma sono state prese in giro anche le zone trenta volute da Ianeselli per il capoluogo.
Il bypass
Immancabile il riferimento al bypass ferroviario. Al centro delle cronache e delle polemiche ormai da tanti mesi, e ora anche spunto per uno spettacolo teatrale. «La questione sta creando non poche discussioni -le parole dell’avvocato- Porta miglioramento o scavando cadrà Martignano?». Ma si è anche ironizzato sull’inceneritore, domandandosi, come per la circonvallazione ferroviaria, se siano opere utili e necessarie o solo delle perdite di denaro. Anche per l’inceneritore è stata richiesta una Tonca collettiva per tutte le amministrazioni pubbliche e le comunità «che sanno essere indispensabile, ma nessuno vuole a casa propria».
La Music Arena
La corte ha avuto da ridire pure sulle scelte dei musicisti ospiti alla Trentino Music Arena questa estate. «Artisti sempre verdi», come i Pooh, gli Europe, Fiorella Mannoia, «musicisti adatti solo per le persone anziane», ha chiosato il Cancelliere, a cui fa eco il Giudice stupito: «Ma chi organizza, ma chi li chiama questi?».
Materia di dibattito fra i giuristi, la mobilità sostenibile e la bicipolitana del comune di Trento, «spazi per le biciclette che levano solo parcheggi»; ma anche «il fallimentare progetto sui monopattini». Ma si sono toccati anche temi più seri, come la sicurezza fra le vie del centro. L’accusa si è domandata ad esempio, con una punta di preoccupazione e polemica, cosa sia diventata piazza della Portela.
Gli animalisti
Ultimi ma non per importanza gli animalisti. Per loro è stata proposta una nuova immersione, ma solo per quelli «estremi, che scrivono striscioni e minacciano di morte», che non sembrano avere davvero a cuore la vita degli animali. Per questi è pronta una «bella toncata» nell’Adige, dove potranno «coccolare trote e pantegane».
La sentenza
Per conoscere la sentenza e sapere chi saranno condannati alla Tonca si dovrà aspettare la giornata di domenica. Fra i possibili nomi uno dei più gettonati è sicuramente Franco Ianeselli, ma anche Maurizio Fugatti, nel ruolo di titolare delle grandi opere e «colpevole» dei ritardi nella costruzione di un nuovo ospedale, «che sembra non arrivare mai».
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