Il funerale

martedì 5 Marzo, 2024

In centinaia a Saone per l’ultimo saluto a Nicola Marchiori, gli amici: «Te ne sei andato a ventisette anni come le rockstar»

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Grande la commozione per scomparsa del giovane. Don Celestino Riz: «Quando si muore non si va lontano, si sale solo di un piano»

La comunità di Saone si stringe attorno alla famiglia di Nicola Marchiori, studente di 27 anni scomparso improvvisamente a seguito di una breve malattia. Un tumore ha stroncato la vita del giovane, fratello minore di quasi 10 anni di Simone Marchiori, assessore provinciale e segretario del Patt. Oggi pomeriggio centinaia di persone si sono radunate nella chiesa parrocchiale di Saone per dare l’ultimo saluto al giovane. Nicola Marchiori è morto a seguito di un cancro diagnosticato l’anno scorso. Negli ultimi giorni, quando ormai sembrava che il ventisettenne stesse reagendo alla malattia, le sue condizioni sono peggiorate improvvisamente. Venerdì il ricovero in ospedale e sabato la morte, arrivata troppo presto. Nicola frequentava il Dams di Padova, città che, come ricordano gli amici al termine del funerale, era diventata come la sua «seconda casa». Ma Saone, il suo paese d’origine, rimaneva sempre nei suoi pensieri. Marchiori era un ragazzo molto impegnato nel volontariato della sua comunità. Nicola, come anni fa il fratello, era entrato nel direttivo del Comitato Ricreativo di Saone,  una piccola associazione in grado di «far sentire il paese una comunità». La chiesa di Saone ieri pomeriggio era piena di giovani studenti, amici dell’Unione Sportiva Tione, sguarda dove prima della malattia Nicola aveva giocato, e rappresentanti delle istituzioni. Alla celebrazione era presente anche il presidente del consiglio provinciale Claudio Soini, in rappresentanza dell’intera assemblea legislativa, per esprimere affetto e sostegno all’assessore Simone Marchiori. «Nicola ha lasciato fra di noi il bene. Suo fratello Simone nei giorni scorsi mi ha detto, citando una canzone, che quando si muore non si va lontano, si sale solo di un piano -spiega Don Celestino Riz, parroco di Saone-. Ed è proprio così, la prova e la testimonianza del bene che ha fatto Nicola sta in tutti questi giovani che si stringono nel dolore oggi chiesa». Marchiori era un appassionato di musica, un mezzo che utilizzava anche per «comunicare i suoi stati d’animo». Gli amici lo descrivono come «allegro, sempre con la battuta pronta». «Era il mattatore del gruppo» anche per gli amici di Padova, «compagni di avventure e divertimento». Nicola fin da piccolo era un bambino scherzoso e divertente, ma allo stesso tempo pieno di «senso del dovere» nei confronti della comunità e della famiglia, come lo ricorda il cugino Luca nel suo elogio funebre. Un giovane con tanta voglia di vivere, e sogni da realizzare: «Te ne sei andato a ventisette anni come le rockstar. Tu in fondo sei un po’ come una di loro», lo ricordano gli amici di Padova commossi. Un ragazzo però con tante fragilità, riservato nel suo dolore, senza mai lamentarsi o creare preoccupazione. Una morte che i conoscenti non si aspettavano, arrivata improvvisamente e silenziosa, che ha gettato tutta la comunità nello sconforto. Fra meno di 15 giorni Nicola avrebbe compiuto 28 anni, per il suo compleanno il fratello Simone aveva in programma una sorpresa: «Volevo regalarti un viaggio lontano per tornare a vivere dopo la parentesi della malattia e festeggiare la laurea» scrive su Facebook. Ma il destino «è ingiusto» e ha spezzato una giovane vita troppo in fretta. Quel che rimane è il ricordo di un ragazzo felice, amorevole e premuroso con gli altri, pieno di sogni, con ancora tanta voglia di vivere.