Scuola
domenica 9 Giugno, 2024
di Ottilia Morandelli
Cosa c’è di meglio che una bella gita di fine anno quando si frequenta la terza classe alle scuole medie? Probabilmente una piccola vacanza con i compagni di scuola è quanto di più desiderabile per un tredicenne, se non fosse per gli imprevisti del viaggio, come quelli in cui si sono imbattuti circa 50 ragazzi di un istituto di Trento. Un pullman pieno di giovani trepidanti per una tanto attesa gita a Salisburgo e poi le brutte sorprese.
A raccontarlo al nostro giornale un nonno, sorpreso dal trattamento riservato alla nipote e ai suoi compagni di viaggio. Tutto è iniziato la mattina della gita al campo di concentramento di Mauthausen, una tappa della gita particolarmente sentita dai ragazzi. Purtroppo però la comitiva di studenti è arrivata con più di tre ore di ritardo all’entrata del campo. Ad attenderli una guida, che in maniera sbrigativa, in circa 20 minuti, li ha fatti visitare il sito storico, che stava infatti per chiudere. Non c’era traffico sulla strada, l’autobus non era guasto. Il ritardo è stato causato dal sonno degli autisti, che hanno dormito fino a tardi e non sono andati a prendere in tempo i ragazzi. Una situazione particolarmente spiacevole, ma che si spiega con il fatto che la ditta di autotrasporti in questione, particolarmente conosciuta nella zona, non riesce a contenere i costi per l’assunzione di professionisti preparati ed efficienti, in poche parole gioca al ribasso. Ma non è finita qui. Tornando verso l’ostello l’autobus è stato fermato per alcuni controlli. Nulla di strano sulle autostrade austriache, dove un alt della polizia è quasi d’obbligo, per controllare se i conducenti a bordo abbiano la vignetta.
Ma anche qui per gli studenti e i loro insegnanti ci sono state delle sorprese. Gli autisti non avevano proprio acquistato la vignetta. Per loro è arrivata una multa salata, di più di mille euro. I conducenti però non avevano denaro e nemmeno una carta di credito e i ragazzi e gli insegnanti sono stati costretti, loro malgrado, a dover fare una colletta per poter procedere nel loro viaggio.
La ditta per cui lavorano i due autisti è altoatesina, la sede legale si trova ad Egna, il proprietario però è trentino, della Valsugana. Già in un’altra occasione era diventata nota alle cronache per uno spiacevole inconveniente. La ditta aveva vinto l’appalto per il trasporto degli studenti delle scuole medie di Bolzano, ma il primo giorno di scuola non si era presentata e aveva lasciato i ragazzi a piedi. Il motivo? Non riusciva a rientrare nei prezzi anche quella volta.
Ricerche
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