La cerimonia di benvenuto

mercoledì 31 Maggio, 2023

In Trentino arrivano 41 nuovi carabinieri, assegnati a 37 stazioni. E l’età media è 23 anni

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Sei le donne. Provengono dalle Scuole Allievi di Torino, Reggio Calabria, Taranto e Iglesias

Nei giorni scorsi quarantuno nuovi Carabinieri, al termine del previsto iter formativo, sono stati assegnati a 37 Stazioni delle 73 alle dipendenze del Comando Provinciale di Trento, fornendo nuova linfa alle attività di prevenzione e controllo del territorio espresse da questi importantissimi presidi periferici. La volontà dell’Arma infatti è potenziare quegli assetti operativi che nel tempo hanno accumulato carenze per effetto di congedi e trasferimenti, motivo per cui nessun assetto burocratico o logistico ha ricevuto alcuna di queste risorse, con il primo pensiero di metterli subito e tutti nelle condizioni di servire direttamente le comunità del territorio. Questi nuovi e indispensabili innesti si uniscono a quelli già effettuati l’anno scorso quando giunsero al Comando Provinciale di Trento più di 60 nuovi Carabinieri.

Provengono dalle Scuole Allievi di Torino, Reggio Calabria, Taranto e Iglesias, dove hanno terminato il 141° Corso di formazione, durato dodici mesi e durante il quale è stata fornita loro la preparazione militare e tecnico-professionale necessaria ad assolvere efficacemente ai compiti d’istituto.
Tra questi giovani militari provenienti da tutta Italia, la cui età media è di 23 anni, ci sono anche sei donne.

Nella mattinata di ieri, presso la sede del Comando Provinciale in via Barbacovi, dopo essere stati ricevuti dal Comandante Provinciale, Colonnello Matteo Ederle, i nuovi carabinieri hanno incontrato il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Dr. Maurizio Fugatti e il Commissario del Governo, Pref. Filippo Santarelli, accompagnati dal Comandante della Legione, Gen. Roberto Riccardi, ricevendo un caloroso benvenuto dalle autorità che, con la loro presenza, hanno testimoniato ancora una volta la vicinanza delle Istituzioni e della Comunità trentina all’Arma.
Questi militari, in data odierna, sono già in pattuglia nelle giurisdizioni dei relativi nuovi reparti di appartenenza, al servizio per e tra la gente.