val di non
giovedì 12 Ottobre, 2023
di Enrico Callovini
È stata inaugurata ieri, nel centro direzionale di Cles della Cassa rurale Val di Non Rotaliana e Giovo, la mostra «Le mele mappamondo», l’esposizione di opere realizzate dalle ragazze e dai ragazzi di Casa Sebastiano, la struttura socio sanitaria riabilitativa di Coredo rivolta ai giovani affetti dalla sindrome dell’autismo.
«È una mostra che viene dall’animo delle persone – ha detto commosso Giovanni Coletti, presidente della Fondazione trentina per l’autismo -. Abbiamo creato a Casa Sebastiano un laboratorio, molto attivo, dove le persone possono esprimere le loro idee anche di pittura. Questa è la nostra terza mostra e con grande orgoglio siamo qui in Val di Non, ospiti della Cassa rurale che ha preso l’iniziativa aiutandoci. Devo ringraziare anche tutta la Val di Non e gli operatori che lavorano con noi. Per i nostri giovani la parte didattica è molto importante, perché gli permette di vivere meglio, ed è questo il nostro obiettivo. Si tratta di un’attività molto stimolante per loro perché migliora la qualità della vita».
Le opere, come ha spiegato anche la direttrice socio sanitaria della cooperativa, Annachiara Marangoni, si concentrano su quanto la natura assomigli sempre di più all’oggetto. «Abbiamo voluto lavorare su questo aspetto – ha detto -, seguendo anche la traiettoria letteraria di Guido Oldani. E su questo rapporto abbiamo poi scelto il nome della mostra, perché le mele, infondo, non sono mele ma oggetti che, ironicamente, abbiamo collegato a dei mappamondi. Per queste ragazze e ragazzi è un’attività fondamentale, perché l’arte è un facilitatore della comunicazione».
A fare gli onori di casa è stato il presidente della Cassa rurale Val di Non Rotaliana e Giovo, Silvio Mucchi. «Casa Sebastiano rappresenta un’intuizione importante – ha detto – e siamo orgogliosi che sia presente. Abbiamo subito dato il consenso a ospitare questa mostra, con la quale vogliamo valorizzare il lavoro e l’esperienza di chi vive e lavora nella struttura, contribuendo ad alimentare il dialogo con le nostre comunità. Comprendiamo bene cosa c’è dietro queste opere: un lavoro di squadra tra artisti e coloro che li seguono. Sono lavori che trasmettono un grandissimo valore perché azzerano le differenze, abbattono i muri e permettono la comprensione e la cooperazione nel suo significato originale. Noi, come Cassa rurale, siamo orgogliosi di accogliere e di sentirci, tutti, Casa Sebastiano».
Anche il direttore della Cassa rurale, Massimo Pinamonti, si è detto soddisfatto, perché «questa mostra rappresenta artisti veri con delle opere di ascolto e sensibilità».
Emozionato anche il sindaco di Cles, Ruggero Mucchi: «Dobbiamo innanzitutto dire grazie per l’esperienza che ci fate vivere – ha aggiunto -. C’è tanta energia qui dentro, tanti sentimenti e tanta fatica di persone e famiglie che trovano un supporto attraverso la volontà di chi ha promosso le esperienze di sostegno. In queste opere vediamo una finestra e dobbiamo comprendere cosa c’è dietro. Sono una raccolta di storie lunghe e complicate».
La mostra resterà aperta fino al 15 gennaio 2024, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13. In via straordinaria sarà possibile visitarla anche durante Pomaria.
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