spagna

lunedì 2 Ottobre, 2023

Incendio a Murcia, la discoteca non doveva essere aperta. Sarà avviata un’indagine

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Sul locale, dove hanno perso la vita 13 persone, pendeva « un ordine di cessazione» dell'attività

Si è continuato a lavorare e a scavare tra le macerie delle tre discoteche di Murcia, in Spagna, totalmente distrutte dell’incendio scoppiato ieri all’alba e che ha provocato almeno 13 morti e 24 feriti.

Nel frattempo sono state rintracciate cinque persone che risultavano scomparse e che si temeva fossero morte e, al momento, non risultano altri dispersi. Quello di Murcia è stato il peggior incendio in una discoteca in Spagna dal 1990, quando 43 persone rimasero uccise a Saragozza.

I vigili del fuoco e la polizia stanno continuando a perquisire i locali danneggiati alla ricerca di indizi su come sia scoppiato il rogo. Il consiglio comunale ha dichiarato tre giorni di lutto con bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici.

Secondo le indagini, la discoteca nel quale si è sviluppato l’incendio non doveva essere aperta e il comune è pronto a presentare un’accusa formale contro la società che la gestisce. Lo ha fatto sapere la stessa amministrazione comunale della città spagnola. L’accusa riguarderà il mancato rispetto «di un ordine di cessazione» dell’attività. Il comune sostiene che ci fosse «un ordine di chiusura esplicito» e afferma che verrà aperta un’indagine per capire «per quale motivo non sia stato eseguito».