LA TRAGEDIA
domenica 16 Aprile, 2023
di Davide Orsato
La sua vita è finita su una curva stretta tra Lover e Campodenno, esattamente a metà strada. L’auto ribaltata, il corpo trovato, esanime, fuori dall’abitacolo. Un incidente di cui non sembrano esserci testimoni. È successo ieri, sabato 15 aprile, attorno alle 17, lungo la provinciale 67. La vittima è un uomo di 61 anni, Dennis Gervasi, di Denno, molto conosciuto in tutta la bassa val di Non.
L’allarme è arrivato al 112 da un’automobilista di passaggio, che ha segnalato un incidente. I vigili del fuoco di Campodenno, i primi ad arrivare sul posto hanno visto la sua Audi, distrutta su tutta la parte anteriore e, a qualche metro di distanza il corpo di Gervasi, incosciente. A quel punto sono stati chiamati i soccorsi sanitari. Partito dall’eliporto di Mattarello uno degli elicotteri in servizio a Trentino Emergenza, con un medico dotato di defibrillatore. Contestualmente, da Cles è partita l’ambulanza. Arrivato sul posto, però, il personale sanitario non ha potuto fare altro che costare il decesso. Le ricostruzioni di quanto accaduto sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Cles. Sul posto i militari del nucleo radiomobile.
La ricostruzione
Dai primi rilievi sembra emergere che non ci sono altre auto coinvolte nella dinamiche: Gervasi ha perso il controllo del lungo un rettilineo che precede la curva, andando a colpire un muro. Nel corso dello scontro, l’Audi avrebbe fatto un testa coda e si sarebbe rovesciata. Quindi il conducente, senza cinture di sicurezza, sarebbe stato proiettato fuori dal veicolo. Non è chiaro, però, a che velocità viaggiasse l’auto di Gervasi, che era solo alla guida. Forse non era eccessivamente alta: anche per questo è possibile che il 61enne sia stato colpito da un da un malore e che l’incidente sia la conseguenza della perdita di coscienza avvenuta in auto. In assenza di testimoni, il sopralluogo è durato a lungo: molte le telefonate per contattare gli automobilisti in transito in quelle ore. Alla fine il via libera alla rimozione del corpo è arrivato poco prima delle 22 e la salma è stata portata nella cella mortuaria di Denno.
Calcio e America
Di professione agricoltore, Gervasi era conosciuto in valle per l’impegno sportivo. Da giovane era arrivato a giocare ad alti livelli nelle squadre della Rotaliana, in particolare nel Mezzocorona. Una passione che gli è rimasta anche dopo essersi ritirato da atleta «sul campo»: era diventato infatti allenatore delle squadre giovanili. Il suo era un volto noto anche in altri centri della zona, come Campodenno, dove partecipava spesso agli eventi culturali, ma anche a Cles, centro di cui è originaria la moglie, da cui si era separato. Località dove era conosciuto come «’L Merican», per il fatto di essere nato in Canada, dove il padre era emigrato. Oltre a lei lascia un figlio e diversi tra fratelli e sorelle.
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