il caso
lunedì 18 Marzo, 2024
di Redazione
Riccardo Bossi, primogenito del fondatore della Lega Umberto Bossi, è indagato per truffa ai danni dello stato per la presunta percezione indebita del reddito di cittadinanza tra il 2020 e il 2023.
L’avviso di conclusione delle indagini è stato depositato dal pm di Busto Arsizio (Varese) Nadia Alessandra Calcaterra, pronta a chiedere il rinvio a giudizio.
Secondo gli inquirenti della procura guidata da Carlo Nocerino, l’erogazione del reddito di cittadinanza era collegata al sostegno al pagamento del canone di affitto di un appartamento sito a Busto Arsizio, dal quale però il figlio del Senatùr era stato sfrattato in quanto moroso. Secondo quanto ricostruito dal pm, Riccardo Bossi avrebbe percepito circa 280 euro al mese per 43 mensilità, per un ammontare complessivo di poco più di 12 mila euro.
Riccardo Bossi, assistito dall’avvocato Federico Magnante, si è avvalso della facoltà di non rispondere.