Economia
martedì 22 Ottobre, 2024
di Redazione
Trentino ancora debole per quanto riguarda la presenza industriale al di fuori dall’Europa. È emerso nel corso di un convegno organizzato dalla Provincia.
«Per quanto riguarda il Trentino a fine 2022 sono state censite 127 imprese presenti all’estero con proprie filiali o joint-venture. Le partecipate estere sono 369, con oltre 11.400 dipendenti. Si tratta per lo più di filiali commerciali e talvolta produttive di imprese manifatturiere, soprattutto nei settori nella chimica, nei prodotti in gomma e plastica, nell’abbigliamento, nell’industria cartaria e nella metallurgia. Non mancano alcuni casi interessanti nel terziario, in particolare nei servizi di informatica e nella logistica. Le iniziative si concentrano nei paesi Ue, mentre debole è la presenza trentina in Nord America e in Asia. Dall’altro lato, sono 168 le imprese controllate o partecipate da gruppi esteri, con circa 7.400 dipendenti, con una crescita molto accentuata nel periodo più recente».
Lo ha detto il professor Marco Mutinelli dell’Università di Brescia, intervenendo a «Roadshow per l’internazionalizzazione del sistema Nord Est», svoltosi stamattina, martedì 22 ottobre, nel palazzo della Provincia autonoma di Trento con la partecipazione di un centinaio tra imprenditori, professionisti, ricercatori e rappresentanti delle associazioni di categoria.
«Tra i settori maggiormente interessati dagli investimenti dall’estero spicca la metalmeccanica, mentre tra i Paesi investitori predominano gli Usa che precedono nettamente Germania, Francia, Regno Unito e Canada», ha aggiunto Mutinelli.
sport
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