La storia

martedì 25 Giugno, 2024

Ingrid Zancanella, la gemmologa di Cavalese che cerca bellezza nelle pietre preziose

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Dopo due lauree e due master, diversi anni a scuola da docente di lingue straniere, ha deciso di seguire le orme di papà Raffaele, scomparso, e del fratello Valerio, importatore

Bellezza, armonia, eleganza. La vita professionale di Ingrid Zancanella, di Cavalese, ruota attorno a questi concetti. Sì, perché lei cerca pietre preziose, le fa tagliare, ne coglie le sfumature, ascolta le esigenze dei clienti e le trasforma in scrigni di momenti memorabili. Ingrid Zancanella è una «private jeweler», un gioielliere privato. Non ha un negozio fisico, ma lavora su appuntamento o via call per offrire ai suoi clienti gioielli unici, curati in ogni dettaglio perché siano esattamente come erano stati sognati. Non è un caso: Ingrid è cresciuta circondata dalle pietre preziose; il papà, Raffaele Zancanella, fu un pioniere della gemmologia italiana; il fratello Valerio ne ha seguito le orme facendo il grossista di pietre, e Ingrid, che negli anni ha collaborato con la ditta del papà, il gusto per le cose belle ce l’ha da sempre. «Da piccola – ricorda – non giocavo con le bambole ma con i fiori, li seccavo e facevo delle composizioni. Alle elementari, poi,ho iniziato a praticare il pattinaggio artistico a livello agonistico ed ho scoperto il piacere della ricerca della perfezione e dell’eleganza». Eppure, la sua strada sembrava essere un’altra. Crescendo, ha messo tutto il suo impegno negli studi: ha conseguito due lauree, due master, ha studiato in Irlanda, Germania e Austria ed è approdata nel mondo del lavoro come insegnante di ruolo. «Per anni ho insegnato lingue. Avevo tantissimo entusiasmo, sentivo di star facendo del bene ai ragazzi perché offrivo loro uno strumento per la vita in più, un mezzo per andare più lontano. Prima proponevo opportunità, adesso propongo bellezza». Tutto bene, finché è arrivato il Covid a mescolare le carte in tavola. «È iniziata la didattica a distanza, i rapporti personali si sono persi dietro agli schermi, non mi sentivo più nel posto giusto». Inoltre, come spesso accade, è la vita che dà gli scossoni per smuoversi da situazioni di stallo, e per Ingrid questa spinta è arrivata in maniera brutale e inaspettata: «Papà è mancato improvvisamente, e da quel momento ho messo in discussione tutto». «Papà ci ha sempre coinvolto nel suo lavoro. Aveva fondato l’Istituto Gemmologo Mediterraneo ed è stato rappresentante del Gemological Institute of America in Italia e proprio sotto casa nostra, nel mio attuale ufficio, venivano tenuti i corsi, quindi ho sempre sentito parlare di gemmologia ad un certo livello. Inoltre, ci portava con sé nei viaggi di lavoro. Anche grazie a mio marito, ho deciso di ricominciare a fare qualcosa di bello, proporre bellezza».
È nato così il lavoro di «private jeweler» cui oggi Ingrid dedicata le sue giornate, divisa tra il lavoro e la famiglia. Il nome del suo brand è «Louloudi», che in greco moderno significa «fiore». Come un fiore, la pietra grezza presenta tantissime forme e colori e tra le sue mani, lascia spazio alla bellezza e alla perfezione del gioiello finito. «Ovviamente commercio anche diamanti, ma quelli ce li hanno tutti. A me piacciono soprattutto le pietre di colore: gli zaffiri, la tanzanite, la tormalina Paraiba, la morganite, per dirne alcune. La mia pietra preferita in assoluto è certamente la tanzanite, una pietra scoperta nel 1967 e lanciata poi da Tiffany. Curo tutto nei minimi dettagli: cerco di capire al meglio le richieste del cliente e seguo al dettaglio la progettazione, la realizzazione e curo tantissimo il packaging. Grazie a mio fratello che è importatore diretto, spesso riesco a far vivere al cliente tutto il percorso di una gemma, dal grezzo fino al gioiello finito. Quando vendo un gioiello so che non vendo solo un oggetto, ma l’emblema di un momento importante, una bellezza che rimane, un legame unico». Ingrid ha le idee ben chiare, per questo si concede anche il lusso di dire «no» a richieste non in linea con il suo stile. Come quella volta che le è stato chiesto un gioiello a forma di teschio. Ingrid ha recentemente conseguito il titolo AJP (Applied Jewelry Professional) presso il Gemological Institute of America. Con i suoi gioielli ha portato un tocco di femminilità nella tradizione di famiglia e come una pietra preziosa ha trovato la sua strada per risplendere.