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giovedì 15 Giugno, 2023

«Intrecci – sport, arte e relazioni»: la mostra che racconta l’inclusività

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Lo sportpertutti che favorisce il dialogo interculturale

Quale dimensione sociale può raggiungere lo sportpertutti? A cercre di rispondere a questa domanda sono state le persone che hanno partecipato al progetto «Intrecci di sport», realizzato da Intrecciante Asd con il contributo di Fondazione Caritro e in collaborazione con Uisp Comitato del Trentino Aps. Il tutto verrà raccontato in una mostra che verrà inaugurata mercoledì 21 giugno alle 16 in Sala Conferenze di Fondazione Caritro che si trova in via Calepina 1 a Trento. Il nome della mostra è: «Intrecci – sport, arte e relazioni», frutto del progetto

Sportpertutti
Il progetto ha permesso a più di cinquanta tra ragazzi e ragazze di sperimentare un contesto sportivo inclusivo e flessibile, capace di creare esperienze positive e riscoprire il piacere di divertirsi giocando insieme. Un modo differente di guardare alla pratica sportiva, che privilegia la dimensione relazionale, dello scambio e del dialogo interculturale.

Lo sport come opportunità d’incontro
Intrecciante si serve dello sport, il calcio in particolare, per creare momenti di socializzazione e incontro fra coloro che fanno parte del sistema di accoglienza trentino e coloro che sono nati o vivono in questa Provincia. Grazie al dialogo promosso a partire dalla pratica sportiva, Intrecciante si è fatta strada nel contesto sportivo trentino distinguendosi per l’attenzione rivolta all’inclusione e al coinvolgimento attivo di giovani con background migratorio. Questo progetto ha permesso di aprire le porte a nuovi ragazzi/e, esclusi dal circuito sportivo locale, e di condividere le riflessioni, i punti di vista, il percorso portato avanti, attraverso le loro voci.

Dallo sport all’arte
Alla pratica ludico-sportiva è stato affiancato un percorso artistico che ha condotto alla mostra «Intrecci – sport, arte e relazioni» aperta alla cittadinanza e ospitata nella Sala Conferenze di Fondazione Caritro in via Calepina 1 a Trento dal 21 al 24 giugno.

Il filo conduttore della mostra è lo spago: una corda sottile, composta da più trefoli ritorti tra loro, tanto semplice quanto resistente, realizzata con fibre naturali ed inventata migliaia di anni fa. Ogni tela esposta è un’opera partecipata, uno spazio sul quale i ragazzi e le ragazze dell’Asd Intrecciante hanno incollato il loro spago, lasciando traccia del loro passaggio e dell’incontro con l’altro. L’opera diventa quindi specchio di Intrecciante e lo spago, materia primitiva, metafora di un potere umano innato: le relazioni umane. Sarà un’esperienza anche per gli spettatori, perché la restituzione di questo progetto permetterà di mostrare alla comunità nuovi modi di guardare all’impatto e alle ricadute dell’attività sportiva, stimolando la riflessione sulla sua dimensione sociale.