la tragedia
giovedì 8 Giugno, 2023
di Chiara Turrini
«Un brutto destino». Loris Biada, 54 anni, era un lavoratore dell’Aquafil di Linfano da molti anni, e ora, a causa delle sue condizioni di salute, aveva ottenuto il pre-pensionamento, che sarebbe presto diventato a tutti gli effetti pensione, e quindi più tempo per dedicarsi alla passione della moto e agli amici. Un tempo che non gli è stato dato. «Un destino davvero brutto il suo. Si portava dietro da anni il senso di colpa per quell’incidente di inizio anni 90, e oggi, fatalità, è lui che è morto» lo ricorda con tristezza il cugino Dino Campo. Loris infatti era stato coinvolto in un terribile incidente d’auto avvenuto sempre ad Arco oltre trent’anni fa. Uno schianto in cui morì un’altra persona. Lui si salvò, ma da allora ha sempre portato su di sé, nel corpo e nell’animo, le conseguenze di quel drammatico episodio. «Si portava da allora un senso di colpa, un peso, per quel drammatico incidente» ricorda il cugino. Loris aveva combattuto a lungo per riprendersi e ricostruirsi, e nel tempo aveva trovato il suo equilibrio, fatto di lavoro, la passione per le motociclette, gli amici del bar del dopo lavoro. Una sorte amara per Loris, che lascia la madre Rita, il padre Franco e il fratello minore Ivan.
I genitori hanno portato avanti per anni il bar della stazione delle corriere di Arco, locale che oggi non c’è più, ma che ha fatto sì che la famiglia fosse conosciuta nella comunità. Loris da ragazzino giocava a calcio nell’Olimpia di Arco, ma è da adulto che aveva sviluppato una grande passione, quella per le moto. Biada era benvoluto in paese e anche sul posto di lavoro. Il collega Andrea Zucchelli di Aquafil lo ricorda: «Una bella persona, gentile e tranquillo – dice sgomento per la notizia – era un bravo ragazzo ed eravamo amici. Era solito festeggiare in occasione del suo compleanno, ogni dieci di maggio, ma quest’anno non aveva fatto alcuna festa, e quindi ci eravamo solo sentiti senza incontrarci». Anche la rappresentanza sindacale di Aquafil si unisce alle parole di Andrea e ricorda Loris con affetto e simpatia, mandando un messaggio di cordoglio alla famiglia.
Dario Ioppi, assessore allo sport del Comune di Arco, è coscritto di Loris ed è cresciuto con lui tra i banchi delle scuole e anche sui campi sportivi, come Loris giocatore delle giovanili dell’Olimpia. «A nome dei coscritti, sono vicino e mi unisco al dolore della famiglia in questo momento – dichiara Ioppi – Loris era una cara persona, una brava persona. Purtroppo nella sua vita aveva attraversato momenti difficili, da cui però si era ripreso, col tempo. Sicuramente è una tristissima perdita».
opere
di Redazione
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