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martedì 14 Febbraio, 2023

Ira di Kiev contro Berlusconi «Bacia le mani di Putin imbrattate di sangue»

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Bufera per le parole del leader di Forza Italia su Zelensky. Anche Tajani prende le distanze: «Nostra posizione non cambia, stiamo con l’Occidente». Gli Usa esortano i loro concittadini a lasciare subito la Russia

Non si è fatta attendere la replica di Kiev alle esternazioni di domenica sera di Silvio Berlusconi sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Io a parlare con Zelensky, se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore», aveva detto, tra le altre cose, il leader di Forza Italia. «Le assurde accuse di Berlusconi al presidente ucraino sono un tentativo di baciare le mani di Putin, che sono coperte di sangue. Un tentativo di dimostrare lealtà al dittatore russo», ha scritto su Facebook Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino. «Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell’Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l’Italia», è il commento di Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky.
«Le parole di Berlusconi non cambiano la posizione né di Berlusconi né di Forza Italia. Noi siamo dalla parte dell’Ucraina, dalla parte dell’Occidente, dalla parte della Nato, dalla parte degli Stati Uniti», ha voluto ribadire ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo anche alle forti critiche arrivate dalle opposizioni. «I governi parlano con gli atti. Gli atti di questo governo approvati da questo parlamento, dalle tutte le forze politiche pare siano abbastanza chiari. La posizione dell’Italia non può essere messa in discussione dalla maggioranza né da gran parte dell’opposizione» ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto. «Ho incontrato la prima ministra Meloni subito dopo il suo insediamento. Il suo messaggio è stato molto chiaro, il messaggio del governo italiano è di assoluto sostegno all’Ucraina e agli sforzi della Nato per fornire il supporto all’Ucraina e continua a fornire il supporto» ha dichiarato dal canto suo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Nato che ieri è stata oggetto di un attacco informatico rivendicato dal gruppo di hacker filo-russi di Killnet che hanno affermato di aver violato anche il sito web della base americana di Ramstein, in Germania.
Stoltenberg ha spiegato che la questione dell’invio di aerei da combattimento a Kiev «è in discussione e mi aspetto che venga affrontata anche domani alla riunione di Bruxelles» ma «la massima priorità è garantire che vengano rispettati gli impegni degli alleati per veicoli da combattimento, per carri armati, che vengano consegnati il prima possibile». Intanto, l’ambasciata Usa in Russia ha invitato i cittadini statunitensi a non recarsi in Russia e quelli che vi risiedono o vi si trovano in viaggio a lasciare immediatamente il Paese. Mentre la presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha detto che Mosca sta organizzando un complotto per rovesciare il governo di Chisinau, mettere la nazione «a disposizione della Russia» e far deragliare le sue aspirazioni di unirsi un giorno all’Unione europea.