medio oriente

venerdì 13 Ottobre, 2023

Israele ordina l’evacuazione di un milione di persone da Gaza Nord in 24 ore. Oms: «Una condanna a morte»

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Migliaia di civili palestinesi in marcia con mucche, cammelli, pecore e asini verso il Sud della Striscia

L’esercito israeliano ha disposto l’evacuazione del nord di Gaza, regione che ospita 1,1 milioni di persone – circa la metà della popolazione del territorio – entro 24 ore. L’ordine, consegnato alle Nazioni Unite, arriva mentre Israele lancia un’offensiva contro i militanti di Hamas. Il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric ha definito l’ordine “impossibile” senza “conseguenze umanitarie devastanti”. In precedenza, l’esercito israeliano aveva tartassato la Striscia di Gaza con attacchi aerei, preparandosi per una possibile invasione di terra e affermando che il suo assedio completo del territorio – che ha lasciato i palestinesi alla disperata ricerca di cibo, carburante e medicine – sarebbe rimasto in vigore finché i militanti di Hamas non avessero liberato circa 150 ostaggi. Israele ha interrotto la fornitura di beni di prima necessità e di elettricità ai 2,3 milioni di abitanti di Gaza e ha impedito l’ingresso di forniture dall’Egitto.

L’ordine di evacuazione generale per tutto il nord di Gaza da parte dell’esercito di Israele si applica anche a tutto il personale delle Nazioni Unite e alle centinaia di migliaia di persone che hanno trovato rifugio nelle scuole e in altre strutture delle Nazioni Unite da quando Israele ha lanciato attacchi aerei 24 ore su 24 sabato. «Le Nazioni Unite lanciano un forte appello affinché tale ordinanza, se confermata, venga annullata, evitando ciò che potrebbe trasformare quella che è già una tragedia in una situazione disastrosa», ha dichiarato il portavoce.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) afferma che il ministero della Sanità palestinese a Gaza ha informato l’organizzazione che è impossibile evacuare i pazienti ospedalieri vulnerabili dal nord di Gaza. L’Oms ha aggiunto che spostare persone gravemente malate a Gaza, comprese quelle in vita, equivale a una «condanna a morte».

Intanto, migliaia di civili palestinesi a bordo di auto, motociclette e camion, carichi di beni, sono in viaggio per lasciare il nord della Striscia di Gaza e dirigersi verso sud, come ha ordinato Israele. Alcune auto viaggiano con materassi stesi sopra. Alcune persone sono in marcia con mucche, cammelli, pecore e asini. Tante le famiglie a piedi, come riportando i media sul posto.