Il sistema di allarme
lunedì 25 Settembre, 2023
di Davide Orsato
Oggi alle 12 i telefonini cellulari del Trentino hanno suonato all’unisono e ad alto volume con un «bip» intermittente.
Si è trattato del test di IT-Alert, il sistema d’allarme di cui si sta dotando l’Italia e già utilizzato da diversi Paesi dell’Unione Europea. Il Trentino è tra gli ultimi territori a effettuare la prova e lo farà nello stesso giorno dell’Abruzzo. Restano fuori la Liguria (il 27 settembre), la Provincia di Bolzano (il 13 ottobre) e il Lazio che ha rinviato il test per un’emergenza meteo. Un disguido quest’ultimo che ha causato qualche ilarità, la ragione è che la Protezione Civile voleva evitare che ci fosse qualche fraintendimento sulla natura del test. In altre parole, che qualcuno lo potesse prendere sul serio.
Che cos’è
IT-alert, spiega la Protezione Civile, è un sistema che si affianca ai sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale con lo scopo di dare una «diramazione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo». Il messaggio, in caso di emergenza, verrà ricevuto da chi si trova nella zona interessata dall’evento calamitoso e abbia un cellulare attivo.
Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale «Common Alerting Protocol» (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.
Per cosa viene attivato
Quando il sistema sarà operativo, sarà impiegato solo per un elenco ristretto di emergenze:
– maremoto generato da un sisma;
– collasso di una grande diga;
– attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
– incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
– incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso) – ossia rischio tossicità proveniente da grande industrie.
– precipitazioni intense.
Non sarà attivo per terremoti, che non si possono prevedere, o per altre allerte di tipo climatico.
La questione privacy
Molti utenti hanno avanzato dubbi sulla privacy, ma il sistema non interferisce con i cellulari. Funziona proprio all’opposto: il messaggio, di tipo «broadcast» viene inviato a tutti i dispositivi presenti in una determinata area.
Si può disattivare?
È una domanda che si sono posti in molti, persino sulla pagina Facebook della Provincia di Trento. La quale, dopo una serie di messaggi ad alto contenuto «complottistico» ha deciso di limitare i commenti al post in cui si dava conto del test. La risposta è no. È vero che molti modelli di cellulari hanno la possibilità di disattivare specificatamente le notifiche per questo allarme ma, nel caso del test, verrà usata l’allerta massima, che prevede l’invio del messaggio a tutti i dispositivi collegati alla rete cellulare, senza tenere conto delle singole impostazioni
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