DEMOGRAFIA
sabato 8 Aprile, 2023
di Redazione
Un nuovo minimo storico: i nuovi nati, in Italia, nel 2022, sono per la prima volta meno di 400mila. Un dato, rileva l’Istat, che non si verificava da 160 anni, in una Italia che si svuota e registra una riduzione di residenti: 179mila in meno, al 1 gennaio 2023, rispetto all’anno precedente.
È un Paese in pieno gelo demografico, quello registrato dall’Istat, negli indicatori demografici diffusi ieri: una Italia con sempre meno nati e sempre più anziani. Sono, infatti, 14 milioni 177mila gli over 65 a inizio 2023, il 24,1% della popolazione totale contro il 23,8% del 2022. Il saldo naturale tra morti e nascite è negativo: i decessi sono stati 713mila, le nascite 393mila, toccando un nuovo minimo storico, con un saldo naturale quindi di -320mila unità.
Sul fronte natalità, dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti. Questa diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano molto sia il calo dimensionale sia il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate ‘riproduttive’ (dai 15 ai 49 anni).
Al 1° gennaio 2023, sono 22mila i centenari in Italia, un dato triplicato – evidenzia l’Istat – negli ultimi 20 anni. Nel 2022, la loro numerosità ha raggiunto il suo picco storico. Sono così alle spalle gli anni dal 2015 al 2019 quando si registrò un temporaneo declino degli ultracentenari al quale avevano contributo due diversi fattori: il primo erano gli anni di nascita che coincidevano con lo scoppio della Prima guerra mondiale e il secondo era l’epidemia di influenza passata alla storia come ‘spagnola’.
La popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021, sia soprattutto al 2020, anni durante i quali gli effetti della pandemia da Covid avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014. Lieve crescita però del numero degli stranieri: la popolazione di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui sull’anno precedente.
Nel 2022 i decessi in Italia sono stati 713mila, con un tasso di mortalità pari al 12,1%: 12mila morti in più rispetto all’anno precedente, ma inferiore di 27mila rispetto al 2020, anno di massima mortalità legata al Covid. La speranza di vita alla nascita nel 2022 è stimata in 80,5 anni per gli uomini e in 84,8 anni per le donne, solo per i primi si evidenzia, rispetto al 2021, un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più. Per le donne, invece, il valore della speranza di vita alla nascita rimane invariato rispetto all’anno precedente. I livelli di sopravvivenza del 2022 risultano ancora sotto quelli del periodo pre-pandemico, registrando valori di 6 mesi inferiori nei confronti del 2019, sia tra gli uomini che tra le donne.