I dati
venerdì 16 Febbraio, 2024
di Simone Casciano
C’è un dato, emerso nel corso della prima riunione del Comitato provinciale per la casa, che restituisce l’immagine delle criticità che il tavolo è chiamato a risolvere: sono circa 1.200 gli alloggi sfitti, e che necessitano di ristrutturazione, in possesso di Itea, a fronte di una lista d’attesa altrettanto lunga. Sono quindi in ulteriore crescita: erano circa 900 nel dato del 2021 ed erano saliti a 1.036 nel 2022. Ora per la precisione dovrebbero essere 1.132.
Saldo negativo
Insomma Itea ogni anno recupererebbe alloggi che si svuotano, per vari motivi, in un numero maggiore di quelli che riesce a recuperare e rimettere a disposizione delle famiglie in graduatoria. È uno dei tanti problemi da risolvere nella complessa partita dell’emergenza casa. Uno su cui la Provincia si è impegnata già in autunno con un primo bando «booster» da 5 milioni per il recupero di circa 280 appartamenti in più rispetto a quelli che Itea ristruttura ogni anno. A breve dovrebbe partire un nuovo bando da 4 milioni, quindi per circa ulteriori 200 alloggi. «Lavoreremo per disegnare anche un ipotesi di auto recupero – ha annunciato al tavolo l’assessore Marchiori – In questo modo gli inquilini potranno entrare prima nelle case se si impegneranno a eseguire gli interventi necessari». Si tratta ovviamente di un progetto che potrà coinvolgere solo gli appartamenti in cui sono necessari piccoli lavori. Ma così dovrebbe essere possibile recuperarne un altro centinaio.
Conchiuso oggi in giunta
L’altro impegno preso al tavolo dall’assessore Marchiori è stato quello di portare nella giunta provinciale di oggi un conchiuso dedicato al tema della casa. «Con questo testo – spiega Marchiori – Attiviamo ufficialmente la task force sull’emergenza abitativa. Impegnando il servizio politiche abitative da una parte a elaborare tutti i dati necessari per realizzare una nuova legge casa che vada a sostituire la legge 15 del 2005, ormai obsoleta, e dall’altra a realizzare un nuovo progetto per l’housing sociale a 11 anni dal precedente». Dare energia all’housing sociale sarà una priorità, è questa la strada individuata per dare risposta al bisogno di casa di quella fetta di famiglie che hanno un reddito troppo alto per rientrare nei parametri delle case popolari, ma non abbastanza forte da potersi permettere l’offerta del mercato libero.
Tavolo sfratti
Sempre oggi si terrà l’incontro tra Provincia, Comune di Trento e Itea per parlare delle lettere di sfratto e delle «bollette pazze». L’obiettivo sarà trovare soluzioni che possano proteggere gli inquilini, strategie da utilizzare poi per gestire il fenomeno anche nel resto del trentino.
Clima positivo
«È stato un buon incontro – commenta l’assessore alle politiche sociali di Trento Alberto Pedrotti – Mi ha fatto piacere che Marchiori abbia subito riconosciuto l’urgenza della situazione». Al tavolo, oltre ai due assessori, hanno partecipato i rappresentanti di Itea, i consiglieri provinciali Segnana e Zanella. Stefano Bisoffi per la Comunità Vallagarina, i segretari di Cisl e Uil Michele Bezzi e Walter Alotti, Manuela Faggioni della Sunia Cgil, Andrea Rinaldi di CoopCasa e Giampiero Cozzio dell’associazione dei proprietari. «Sono contento che sia stato finalmente convocato il tavolo che noi abbiamo fatto istituire – commenta il consigliere provinciale del Pd, Paolo Zanella – Mi auguro che gli impegni presi oggi vengano portati avanti, che il tavolo venga convocato con regolarità e che permanga un clima di fattiva collaborazione». Il primo incontro, va da sé, è stato un lungo elenco di problemi. Chiaro che l’emergenza sfratti abbia ricevuto maggiore attenzione. «L’ipotesi maxi-rate può andare bene se funziona – osserva Zanella – Però vanno prima verificati tre aspetti. Il primo è che gli sfratti vanno sospesi. Il secondo è che bisogna assicurarsi che il fenomeno sia finito e che tra 6 mesi non sia necessario pensare ad ulteriori rateizzazioni. Il terzo punto è che vanno verificate le responsabilità su questi aumenti fuori misura. Itea non ha ancora dato risposte chiare». Gli fa eco Manuela Faggioni della Sunia Cgil. «Serve maggiore chiarezza e trasparenza da parte di Itea. Non possono essere gli inquilini a pagare errori altrui».
l'incontro formativo
di Redazione
Il 20 novembre alla Fondazione Mach l'evento di approfondimento riservato ai datori di lavoro i cui dipendenti potrebbero essere esposti al rischio di incontrare, durante il proprio lavoro, un orso o un lupo