Emergenza casa
sabato 26 Agosto, 2023
di Simone Casciano
La Provincia torna ad investire in Itea e nell’edilizia popolare e lo fa con quasi 22 milioni di euro in più previsti sul triennio 2023-2025. Risorse, previste all’interno dell’ultima manovra di assestamento di bilancio, che serviranno per portare a compimento alcuni nuovi edifici importanti rimasti fino ad ora su carta e per dare nuova energia al piano di ristrutturazione degli alloggi tornati in possesso di Itea e che vanno sistemati prima di essere consegnati alle famiglie in attesa di un alloggio, ad oggi le liste contano migliaia di nuclei. Quella di Itea pare quasi una rincorsa disperata, sono 1.036 gli alloggi vuoti in possesso dell’ente al 31 dicembre 2022. E se è vero che nell’ultimo anno ne sono stati ristrutturati 356, molti di più dei 227 dell’anno precedente, è anche vero che la media di 4/500 alloggi recuperati degli anni tra il 2015 e il 2017 è ancora lontana.
Il nuovo e il recuperato
7,2 milioni di euro in nuovi stanziamenti sono destinati a due nuove costruzioni sul capoluogo. 5,9 per il cantiere di viale dei Tigli a Trento, portando così il finanziamento a carico della Provincia a 15,4 milioni di euro. Si tratta di un progetto, presentato già nel 2020, che prevede, attraverso due lotti separati, di andare a riqualificare la zona realizzando un totale di 97 alloggi divisi su due lotti di realizzazione. «Queste nuove risorse servano ad adeguare il progetto all’aumento dei costi verificatosi in quest’ultimo biennio – spiega l’assessora provinciale Giulia Zanotelli – Ora che la copertura finanziaria c’è si potrà partire al più presto». Un milione e trecentomila euro sono invece destinati al progetto di riqualificazione della Nave di San Pio X. Anche in questo caso si tratta di un intervento volto ad adeguare il costo dei lavori. Il futuro dell’imponente immobile ora in disuso nel cuore di uno dei quartieri abitativi del capoluogo dovrebbe essere quello di andare a ospitare tra i 35 e i 38 alloggi. «Qui siamo ancora in fase di progettazione, abbiamo stanziato risorse provinciali in sostituzione di quelle nazionali per non perderle, reindirizzando poi queste sulle ristrutturazioni». Quasi 14 milioni di euro infatti interessano lavori di recupero del patrimonio Itea. 4 milioni di euro sono destinati alla ristrutturazione e la riqualificazione di alloggi di risulta che necessitano di interventi onerosi in termini progettuali e finanziari. La stima è quella di andare a recuperare così 160 alloggi sui tre anni andando a intervenire su quelli che richiedono lavori più impegnativi. Altri 9,9 milioni sono invece destinati alla manutenzione straordinaria e ordinaria degli alloggi. Quella straordinaria può interessare anche il recupero di alloggi di risulta.
La voragine dello sfitto
Se le operazioni in viale Tigli e alla Nave avranno sicuramente un impatto su Trento, la grande partita per Itea però non può non essere quella del recupero degli appartamenti sfitti e che necessitano lavori di ristrutturazione prima di essere resi disponibili per le famiglie in attesa. Il numero di questi alloggi è aumentato vertiginosamente, passando dai 664 del 2015 ai 1.036 del 2022. Il problema è da individuare nel numero di ristrutturazioni fatte per anno da Itea. Se prima la media era di circa 400 alloggi recuperati, negli ultimi anni si è scesi fino a 250 in 12 mesi. I 356 del 2022 sono sicuramente un segno nella giusta direzione, ma non solo risultano ancora sotto la media precedete, sono anche inferiori al numero di appartamenti che ogni anno tornano in possesso di Itea per vari motivi, circa 400. Insomma senza un intervento importante che permetta all’ente di tornare a recuperare una cifra di immobili annua superiore alle 500 unità sarà difficile riuscire ad intaccare quella montagna di lavoro arretrato che al momento è rappresentata dagli oltre mille appartamenti sfitti.