Il caso

venerdì 2 Febbraio, 2024

Itea sfratta decine di inquilini che non riescono a pagare le spese condominiali. Zanella: «Assurdo, bomba sociale»

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Decine le lettere mandate agli inquilini a Trento come nelle valli. L'ente per l'edilizia ha molte case sfitte, ma chiede lo sfratto a chi si trova nelle case per le «bollette pazze». Il consigliere provinciale interroga la giunta

Il consigliere provinciale del PD, Paolo Zanella, ha sollevato un allarme attraverso un’interrogazione, evidenziando che l’ITEA ha recentemente inviato lettere di sfratto a inquilini incapaci di coprire le spese condominiali a causa di costi eccessivamente elevati.

Nella sua dichiarazione, Zanella afferma che Itea sta segnalando al Comune di Trento e alle Comunità di valle, con copia agli inquilini, presunte violazioni dell’articolo 9 della legge provinciale n. 15/2005. Si tratta principalmente di inadempimenti nei pagamenti degli affitti e delle spese condominiali superiori a tre mensilità. Sulla base di questo Itea chiede ai comuni la revoca degli alloggi.

Zanella sottolinea che molte di queste morosità sono imputabili a condizioni economiche difficili, specialmente per famiglie monoreddito o con pensioni minime. Questi inquilini si trovano ad affrontare spese condominiali eccessive, talvolta superiori a 10.000 euro.

Gli aumenti sproporzionati sembrano verificarsi solo nei condomini misti (ITEA S.p.A. e proprietari privati), attribuibili presumibilmente a un contratto calore svantaggioso. Zanella evidenzia la mancanza di coinvolgimento degli inquilini nelle decisioni relative ai contratti e alle assemblee condominiali, con ITEA S.p.A. che astiene in alcuni casi e vota a favore in altri, generando incertezza sulle decisioni della società.

Il consigliere propone una maggiore trasparenza e coinvolgimento degli inquilini nelle decisioni condominiali. Sottolinea anche la necessità di istituire un fondo per le morosità incolpevoli e suggerisce che gli enti locali dovrebbero essere avvisati in anticipo per intervenire tempestivamente a sostegno delle famiglie in difficoltà. Infine, avverte che gli sfratti potrebbero provocare tensioni sociali significative e sottolinea l’importanza di trovare soluzioni alternative per evitare il disagio di chi, senza colpa, non può affrontare le crescenti spese energetiche.