TAR

giovedì 22 Giugno, 2023

JJ4 e MJ5, oggi l’udienza sugli abbattimenti: il racconto di Lav

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Lav: «La provincia insiste per la loro morte e sostiene che il nostro piano di trasferimento è incompleto della documentazione Cites. Che però solo la Provincia, come proprietaria giuridica degli orsi può avere»
L'orsa JJ4

Lav  presente anche oggi, giovedì 22 luglio, con il proprio legale, l’avvocato Claudio Linzola al Tar di Trento per una nuova udienza sui plantigradi. E questo perché, come spiegano gli animalisti, aveva ipotizzato da giorni l’importanza di questa ulteriore tappa della giustizia amministrativa per la vita e la salvezza degli orsi in Trentino.

«Il Tar è voluto entrare nel merito dell’auspicato trasferimento di JJ4, e di questo Lav è stata colpita positivamente. Attendiamo la decisione del tribunale tra stasera e al più tardi lunedì per realizzare speriamo i prossimi passi da fare per salvare definitivamente JJ4 e MJ5, confidiamo che il Tar Trento accolga le nostre richieste di sospendere ulteriormente le uccisioni e di intimare alla Provincia di avviare il trasferimento dell’orsa JJ4 secondo il piano da noi ufficializzato qualche giorno fa proprio su richieste dello stesso Tar» ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici per la Lega Antivivisezione.

«Purtroppo, constatiamo che ancora una volta la Provincia di Trento e il suo presidente Maurizio Fugatti, tramite il proprio legale, nonostante un piano di trasferimento tecnico-scientifico per la salvezza di JJ4 in un santuario rifugio in Romania, interamente realizzabile a nostre spese, si è mostrata arroccata nell’unica posizione presa oltre due mesi fa e mai modificata: uccidere JJ4 reclusa al Casteller e Mj5, per fortuna ancora libero nei boschi del Trentino” ha proseguito Vitturi.

Un piano che è stato definito dal legale della Provincia di Trento «incompleto, ad esempio, nella parte di documentazione Cites necessaria per la traslocazione». Gli animalisti ricordano, però, che questa è in possesso solo della Provincia, in quanto proprietaria giuridica degli animali. «Una scusa quindi inconsistente e che si somma a quanto Giunte e Uffici dovevano fare in questi anni e non hanno fatto per la reale prevenzione degli incontri umani-orsi, soffiando così sulle paure della popolazione» concludono da Lav.