Il racconto dell'operazione
martedì 18 Aprile, 2023
di Simone Casciano
Erano le 23 di ieri, lunedì 17 aprile, quando JJ4 è entrata nella trappola a tubo predisposta nella zona della val Meledrio dai forestali ripagandoli di giorni di lavoro faticoso ed estenuante. Alla fine l’esca di frutta predisposta per attirare l’animale, e a cui l’orsa si era già avvicinata due volte, ha pagato.
JJ4 è entrata nella trappola a tubo e non da sola. Con lei c’erano anche due dei suoi cuccioloni, che l’hanno accompagnata fin dall’uscita dal letargo. L’orsa è stata subito sedata da due veterinari mentre i due cuccioli sono stati liberati e hanno raggiunto il terzo, rimasto fuori dalla trappola, prima di allontanarsi.
JJ4 è stata trasferita al Casteller di Trento e posta in una gabbia recinto diversa da quella che ospita M49. Si è trattato di un operazione delicata, precisa il dirigente della Protezione Civile del Trentino Raffaele De Col. «Nel corso della ricerca avevamo posizionati cartelli e foto-trappole. L’orsa le ha distrutte, a dimostrazione di come bastasse l’odore dell’uomo a scatenare la sua aggressività». Soddisfatto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. «C’è soddisfazione, ma questa cattura avremmo voluto effettuarla nel 2020, prima della tragedia di questi giorni. La velocità con cui i nostri uomini e le nostre donne del corpo forestale sono riusciti a portare a termine la cattura è la dimostrazione che quando c’è la volontà i nostri reparti sono in grado di effettuare queste operazioni nel modo migliore».
Fugatti poi ha voluto specificare quale sarà il destino di JJ4: «Noi avremmo voluto abbatterla sul posto. Non è stato possibile, allora l’abbiamo catturata, ma ci auguriamo che il Tar possa anticipare la sua decisione dell’11 maggio perché la nostra intenzione rimane quella della rimozione». Agli animalisti il presidente ha reiterato il messaggio di una settimana fa: «Non vi preoccupate di JJ4 ci sono altri 70 orsi disponibili, venite a prenderli».
Raffaele De Col è entrato nel merito dell’abbattimento: «I nostri veterinari ci hanno spiegato che il metodo migliore è quello dell’eutanasia, simile a come si fa con gli animali domestici. Lo sparo violento era un opzione solo in caso di pericolo immediato»
Fugatti poi guarda già avanti. Alle 12 è in programma una nuova riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. In quell’occasione la Giunta punterà l’attenzione su altri due orsi problematici: MJ5, per cui Ispra ha dato parere favorevole all’abbattimento e M62. «Ci auguriamo che il comitato ci dia il via libera per andare nella direzione che abbiamo tracciato – dice Fugatti – Da Ispra aspettiamo risposta su M62. Ora i nostri forestali si dedicheranno alla cattura di MJ5 che per stazza, tre quintali e mezzo, e mobilità, fino a 30 km al giorno di spostamenti, rappresenta una sfida non semplice»